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Modena tra "santo e profano", i capisaldi della tradizione per festeggiare San Geminiano

La celebre Corrida, la Solenne Messa in Duomo con processione verso la cripta. Ma anche l'imperdibile fiera e molto altro. Ecco come si trasforma Modena il 31 Gennaio

Il 31 Gennaio, in occasione del Santo Patrono, Modena si veste di festa. Tra "santo e profano", ecco i capisaldi della giornata dedicata a San Geminiano.

1. La Messa Solenne e la visita al Santo Patrono nella cripta del Duomo

Per onorare la memoria del Santo Patrono la Diocesi di Modena e Nonantola predispone un vasto programma di celebrazioni liturgiche coronate dalla Solenne Messa presieduta da Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo-Abate di Modena e Nonantola.

Ogni anno la Santa Messa suole essere preceduta dalla Benedizione alla città ed all’arcidiocesi con la reliquia del Braccio di San Geminiano. Inoltre, prima, durante e dopo il 31 Gennaio, è possibile venerare la tomba del Santo Patrono disposta nella cripta del Duomo, così come la reliquia.

2. La Fiera di San Geminiano

Poco prima dell’alba del 31 Gennaio più di 500 venditori provenienti da tutta Italia aprono al pubblico le proprie bancarelle tentando i palati modenesi con le più prelibate leccornie: filoni di pane pugliesi, arancini, croccante, mele caramellate e lei, la regina della fiera... la Piadina con la Porchetta.

La fiera di S. Geminiano, insieme a quella di S. Antonio, è tappa fondamentale di ogni modenese, un evento imperdibile nel quale le strade del centro storico si vestono di vita nuova, inebriano i camminanti di dolci profumi e sfrigolante musica. Protagonisti ne sono i venditori che, a gran voce sostenuta da microfoni, espongono ai più curiosi favolosi moci senza secchio, schiaccianoci e tagliaverdure innovativi, magici burazzi e spugne asciugatutto e mille affari ingegnosi (di cui nessuno ha bisogno ma che tutti vogliono possedere).

E poi musica, artigianato e tante, tante persone che, con passeggini, biciclette, col sorriso, col broncio, si radunano lungo la via Emilia per festeggiare il Santo Patrono e riscoprirsi comunità allegra, pacifica e... buongustaia.

3. Il Bensone, il dolce tipico modenese

Il dolce più modenese che ci sia. Dalle antichissime origini il Bensone veniva preparato in occasione di S. Geminiano e offerto dalla comunità agli orafi e ai fabbri della città. La ricetta originale prevedeva, tra i pochi ingredienti, l’uso del miele, oggi sostituito con lo zucchero, ma la quale ricetta rimane pressochè invariata e sempre deliziosa.

Cosa si mangia per S. Geminiano? Il Bensone! Ecco la ricetta originale

4. La Ghirlandina visitabile gratuitamente

La Ghirlandina è per i modenesi simbolo della città, dalla quale cima lo sguardo spazia oltre l’orizzonte, simbolo di bellezza e architettura, simbolo di storia e rivalità locali. Durante il giorno dedicato al Santo Patrono sè visitabile gratuitamente nell’arco dell’intera giornata.

5. La Corrida di San Geminiano

Dopo la #Virtual Corrida degli scorsi anni, segnati dalla pandemia di Covid-19, la celebre corsa dedicata al Santo Patrono torna finalmente dal vivo sulle strade modenesi.

Il percorso originale, di 13.350 kilometri, ha inizio nel centro città, passando davanti alla maestosa facciata del Duomo e continuando verso Cognento, sede del Santuario di San Geminiano, per poi concludersi al Novi Park di Modena. Centinaia i modenesi che ogni anno si trovano a competere per rompere il famigerato record.

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