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Il sito web che ti permette di passeggiare tra le vie della Modena dell'impero romano

Curato dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, il sito web presenta ricostruzioni tridimensionali dei principali luoghi pubblici della Modena del 183 a.C. ma anche mappe, fotografie e schede tecniche dei rinvenimenti archeologici effettuati in città

Grazie al sito web creato e curato dal Museo Civico Archeologico Etnologico è possibile esplorare virtualmente Mvtina, la Modena dell'impero romano, la colonia fortificata fondata nel 183 a.C. lungo la via Emilia, arteria stradale di primaria importanza che univa Ariminum (Rimini) a Placentia (Piacenza).

Attraverso ricostruzioni tridimensionali dei principali luoghi pubblici dell'epoca, come il foro romano, l'anfiteatro o le terme, e quelli privati, rappresentati dalle ricche domus romane, ma anche mappe, fotografie e schede tecniche dei rinvenimenti archeologici effettuati in città, passeggerete virtualmente in una Modena mai vista.

Dunque mettiti comodo, verifica di essere collegato ad Internet e, attraverso un dispositivo digitale come pc, tablet o smartphone, collegati al sito web mutinaromana.it per iniziare la visita tra le vie acciottolate della Mvtina romana.

I luoghi portanti di Mvtina: l'anfiteatro

L’esistenza di un anfiteatro a Modena è testimoniata indirettamente da Marziale, poeta latino del II sec. d.C., che racconta di un lavandaio che offrì ludi alla città (Epigrammi, III, 59). Un’ulteriore conferma indiretta è fornita dall’andamento curvo delle vie Mondatora e Canalino, che potrebbe corrispondere alla persistenza topografica delle murature dell’anfiteatro, sfruttate come fondamenta degli edifici attuali.  In base ai dati a disposizione, le dimensioni dell’anfiteatro potrebbero corrispondere a un’ellisse di 130 x 95 metri, misure compatibili con quelle di anfiteatri presenti in Italia Settentrionale.

Le Terme

Presenti e di centrale importanza nel mondo romano, le terme svolgevano anche a Modena funzioni igienico-sanitarie, sociali e culturali. Erano infatti dotate di piscine termali, palestre, locali per cure estetiche e a volte di sale appositamente attrezzate per conferenze, letture o esibizioni musicali. Era possibile incontrare quotidianamente uomini e donne di tutte le condizioni sociali, grazie anche al costo di ingresso ridottissimo o a volte gratuito.

All'intero della mappa virtuale potrete esplorare una veduta di Modena attuale, integrata con la ricostruzione delle terme di Mvtina, in modalità “com’era / com’è", oltre a consultare varie schede tecniche e fotografie dei ritrovamenti effettuati.

La Domus

Insieme alla dimensione pubblica conviveva, a Modena, la dimensione privata, ovvero quella composta dall'insieme di case modeste e ricche domus, generalmente indicate da rinvenimenti di mosaici ed altri elementi architettonici di pregio.  

Durante gli scavi effettuati nel 1967 all’incrocio tra via Università e Corso Canalgrande furono ritrovati de resti che testimoniano la presenza di queste eleganti dimore, delle quali è possibile visitare alcuni ambienti nella ricostruzione tridimensionale presente sul sito. In particolare potrete osservare: il triclinio estivo (sala da pranzo di rappresentanza utilizzata durante la bella stagione) e il peristilio (giardino interno alla casa).

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