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Da Prignano a Dubai, il percorso culinario del giovane chef Nabil Bakouss

Vincitore del campionato mondiale di cous cous di San Vito Lo Capo nel 2018 e concorrente di Top Chef nel 2021, ripercorriamo insieme allo chef di Nabil Bakouss le esperienze, i ricordi e gli aneddoti più significativi del suo internazionale percorso culinario

Ci parli della tua esperienza a Top Chef? Come funziona? 

"Top Chef è un format televisivo mondiale di cucina che mi ha sempre ispirato, e ho avuto la fortuna di essere contattato per fare un provino a Beirut, città della quale mi sono follemente innamorato. Sono stato selezionato tra più di 150 chef provenienti dai paesi della regione del MENA e, dopo uno stop dovuto all'emergenza sanitaria, abbiamo iniziato le riprese in Arabia Saudita nel febbraio 2021. 
Ogni puntata è formata da due gare: chi vince la prima gara si garantisce la seconda puntata ed entra con i giudici al tavolo della giuria della seconda gara, assaggiando tutti i piatti degli altri concorrenti e con il diritto di commentarli. Io ho vinto subito il primo episodio guadagnandomi anche un'esperienza in elicottero sopra lo skyline di Riyadh. E' stato magnifico, ho migliorato il mio arabo e conosciuto 14 chef quasi tutti di nazionalità differenti, ho ascoltato le loro esperienze e conosciuto la loro cultura. L’arabo è una lingua madre, ma poi ogni nazione parla un dialetto differente con accenti diversi; è come se un modenese dell’appennino parlasse in dialetto con un palermitano del mercato della Vucciria".

Un ricordo prezioso di Prignano?

"Il regalo più prezioso della Comunità Prignanese è che non si sono mai scordati di me e io nemmeno di loro, nonostante abbia lasciato il paese da molti anni. Tutti i miei amici sono molto contenti di vedermi quando torno e anche di venirmi a trovare dove sono, dalla Sardegna a Milano. La mia famiglia nel ‘93 è stata una delle primissime di stranieri ad arrivare in paese e nonostante i tempi molto duri abbiamo sempre trovato grandissimo rispetto e supporto da parte di tutti, che voglio ringraziare apertamente qui con tutto il mio cuore, dal Sindaco dott. Mauro Fantini a tutti gli abitanti che ci hanno accolto e aiutato quando le cose in famiglia non andavano molto bene".

Dove lavori attualmente? Dagli articoli e interviste che circolano sul web vengono spesso messe in luce la tua professionalità e creatività in cucina, ma anche la solarità che ti contraddistingue come persona. Sei soddisfatto dell'ambiente lavorativo che ti circonda e delle belle parole rivolte nei tuoi confronti? 

"Sono consapevole del mio carattere trasmesso dalla mia famiglia, ma sono altrettanto grato a tutte le persone che ho conosciuto nel mio percorso e che mi hanno dato la spinta per andare avanti e gli insegnamenti nella materia. C’è una statistica che dice che siamo la media delle 5 persone che più frequentiamo, perciò credo che nulla accada per caso. 
Al momento mi sono trasferito con mia moglie Giada a Dubai per fare una nuova esperienza dopo l’Australia e Milano. Questa è una città nel pieno della sua espansione, rivolta al futuro e spero di poterne trarre molti benefici e insegnamenti per il mio ritorno in Italia. La cucina per me è un veicolo di comunicazione, noi cuochi al momento siamo molto ascoltati, cerco di lanciare più messaggi possibili sulla sostenibilità, sul valore delle tradizioni e sul futuro che noi giovani (ho ancora 28 anni) dobbiamo prendere sul serio.".

Una volta tornato a casa da lavoro, cosa ti piace cucinare per te, famiglia e amici? 

"Faccio fatica a cucinare sempre le stesse cose, quando preparo per la famiglia e gli amici cerco di diversificare e provare nuovi piatti, posso dire che sono le mie cavie! Di una cosa sono certo, mia moglie non ne può più di mangiare cous cous, dal periodo che provavo tutti i giorni il piatto che mi ha portato a vincere il campionato mondiale di cous cous a S.Vito lo Capo nel 2018".

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Francesca Riggillo
Francesca Riggillo 20 febbraio 2022 21:58
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