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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Copiose nevicate e temperature minime di -28°: lo storico gennaio modenese del 1985

L'Osservatorio Geofisico di Modena registrò a Modena città una temperatura minima di -15.5°C, -28°C a Carpi, -25°C a San Prospero, -22°C a Mirandola: i ricordi e le cronache dei modenesi che vissero il gennaio più freddo di sempre

In questi ultimi giorni di gennaio, caratterizzati da allerte neve anche a basse quote, sono diversi i modenesi che sui social network condividono ricordi, fotografie e cronache di quella che fu chiamata "la nevicata del secolo", la precipitazione nevosa che paralizzò l'Italia centro-settentrionale nel gennaio del 1985.

Abbondanti nevicate alternate a temperature glaciali contribuirono a creare disagi alla circolazione e ingenti danni ad abitazioni private ed edifici pubblici delle città del centro-nord, con crolli e alberi abbattuti dal consistente peso della neve depositatasi.

Il totale dei centimetri di neve caduti nelle maggiori città italiane raggiunse livelli record: 30 centimetri a Venezia, 40 a Padova e Treviso, 50 a Udine e Vicenza, 90 a Brescia, 110 a Como, 122 a Varese, 125 a Belluno, da 130 a 150 cm a Trento. A Modena, invece, furono 63 i centimetri di neve raggiunti in città.

E, dopo la neve, il gelo. Tra l'11 e il 17 gennaio 1985, un'ondata di gelo fece registrare in Emilia Romagna temperature minime al di sotto dei -20° C. L'Osservatorio Geofisico di Modena registrò a Modena città una temperatura minima di -15.5°C, mentre furono ancora più basse quelle registrate nella Bassa modenese. Particolarmente gelida fu la notte tra l'11 e il 12 gennaio, nella quale i termometri segnalarono una temperatura esterna di -28°C a Carpi, -25°C a San Prospero, -22°C a Mirandola.

Diversi sono i ricordi condivisi sui social network dai modenesi che si trovarono, in una Modena di 38 anni fa, a fronteggiare temperature così rigide e nevicate così copiose. Chi allora era bambino, ricorda quel gennaio con un sorriso: le infinite battaglie a palle di neve, le gare con lo slittino in compagnia di amici e vicini di casa e una quantità di neve che imbiancava qualsiasi superficie: i tetti delle case, i lati delle strade, i leoni in pietra del Duomo di Modena, persino i cavi dell'elettricità sulle strade. 

Chi allora era adulto, invece, ricorda le strade ghiacciate e le corriere che impiegavano ore e ore ad arrivare a destinazione. Le automobili ed i mezzi spartineve in difficoltà, il fiume Secchia completamente congelato e le persone che si affacciavano dall'allor ponte Bacchello, al confine tra Sorbara e Sozzigalli, per osservarlo da vicino. 

Cronache di una Modena, e da un'Italia intera, colpita dall'inverno più freddo del secolo.

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