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La Modena nascosta | L’oratorio affrescato di Fiumalbo, uno tra i borghi più belli d’Italia

L’oratorio di San Rocco, realizzato nel 1400 alle porte del paese per scongiurare l’ingresso di epidemie nel centro abitato, custodisce affreschi cinquecenteschi di semplice splendore

Vigila silente alle porte di Fiumalbo, borgo dell’appennino modenese tra i più belli d’Italia, un minuto oratorio rinascimentale, di eleganti proporzioni e conci di arenaria. 

E’ l’oratorio di San Rocco, realizzato nel 1400 alle porte del paese – come usava un tempo – per scongiurare l’ingresso di epidemie nel centro abitato.  Al suo interno, un ciclo di affreschi per mano del carpigiano Saccaccino Saccaccini, trasforma la volta e le pareti di pietra in un prezioso libro aperto, ricco di raffigurazioni.  

Gli affreschi cinquecenteschi dell’Oratorio di San Rocco 

Varcando la soglia dell’oratorio si nota nell’immediatezza la particolarità principale che caratterizza l’interno dell’antico edificio: le pareti interamente affrescate da Saccaccino Saccaccini da Carpi nell’estate del 1535.  Coperto a volta a crociera, l’interno dell’oratorio è ricoperto di affreschi che rivelano uno scenario figurativo ricco, per la quantità di personaggi religiosi raffigurati, e particolareggiato. 

Esaminandolo in breve, a partire dalla parete che sovrasta l’altare, sette sono i personaggi, le storie, che silente esso racconta. Sopra, la Vergine Maria con il Bambino in gloria, sotto, invece, San Bartolomeo, San Rocco, Santa Maria Maddalena, San Sebastiano e San Giovanni Battista.  Nella parete sinistra, invece, non si cela allo sguardo la rappresentazione dell’Ascensione con teoria di Apostoli mentre l’Assunzione ed altri Apostoli sono i soggetti raffigurati nella parete opposta.   Alzando lo sguardo alla volta dell’oratorio, suddivisa a scomparti, possiamo riconoscere la raffigurazione del Padre Eterno, nel centro, e otto Sibille, intorno, inserite entro un telaio architettonico.  Sempre nella parete centrale, invece, in una zoccolatura a finto marmo, appaiono dipinti proverbi latini. 

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Un nuovo splendore: i restauri del 1978 

L’oratorio dedicato a San Rocco ubicato alle porte della Fiumalbo di oggi non è l’oratorio della Fiumalbo di allora, della Fiumalbo del 1400. Originariamente, infatti, l’edificio religioso appariva di dimensioni più contenute e fattezze grossolane e rustiche, mentre all’interno gli affreschi furono realizzati solamente un secolo dopo, nel 1535. 

Nel 1978, invece, un’importate opera di restauro restituì all’oratorio montano il primitivo splendore degli affreschi di Saccaccino Saccaccini, sottoposti questi ultimi ad un accurato ciclo di pulitura e consolidamento. Fu rimosso inoltre il pavimento lastricato e messo in luce quello originale sottostante in coccio pesto. 

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