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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I 5 parchi naturali più belli della provincia di Modena

Alla scoperta dei parchi naturali più belli da visitare nel territorio modenese, dalla bassa all'Appennino

Parco Naturale delle Valli di Mirandola

Il parco costituisce un vasto comprensorio, tra i più estesi della pianura emiliano-romagnola, caratterizzato da numerose zone umide permanenti e temporanee, piccoli stagni, siepi, filari alberati, boschetti, prati stabili con macchie e fasce di arbusti. Questi ambienti naturali sono stati ricreati, a partire dal 1994 e grazie alla collaborazione di numerose aziende agricole, su terreni precedentemente coltivati. La principale finalità è il ripristino e la gestione di habitat per la salvaguardia della biodiversità. Stagni, siepi e boschetti, tipici di queste zone, hanno permesso di ricreare parte dei profili paesaggistici che caratterizzavano questo comprensorio nel recente passato; specie scomparse da decenni sono tornate a nidificare, a sostare per lunghi periodi durante le migrazioni e, anzi, come nel caso del Mignattino piombato, hanno trovato nell'area una delle roccaforti a livello nazionale.

foto di visit.it

Parco Fluviale del Secchia (Campogalliano)

Realizzata per regolare le piene del fiume, la cassa di espansione ha acquisito ben presto valenze naturalistiche di grande interessse. Si tratta di circa 200 ettari caratterizzati da specchi d'acqua permanenti più o meno estesi interrotti da isolotti e penisole soggetti a periodiche sommersioni, dove si è rapidamente sviluppata una rigogliosa vegetazione spontanea. Numerosi gli animali presenti ed in particolare uccelli di diverse specie, che qui sostano e nidificano. A lato della cassa scorre il fiume Secchia le cui rive sono ricoperte da una fitta vegetazione. L'Area è nata per proteggere questi ambienti che ne rappresentano il cuore naturalistico ma anche per qualificare e riorganizzare tutto il territorio circostante che comprende aree agricole, cave di sabbia e ghiaia, aree per attività sportive e ricreative legate all'acqua, grandi infrastrutture viarie, edifici di interesse storico architettonico, aree interessate da pozzi per usi idropotabili.

Riserva naturale delle Salse di Nirano

Fenomeno geologico di rilevanza internazionale, le Salse hanno origine da depositi di idrocarburi principalemente gassosi, in particolare metano, in comunicazione con la superficie del suolo attraverso fratture della cupola di giacimento: il gas esce sospingendo e trascinando verso l'alto le acque sotterranee salate legate al deposito gassoso. Le argille stemperate che vengono portate in superficie si depositano intorno all'apertura formando i tipici coni. Le Salse, emissioni di fango salate, vengono erroneamente indicate come manifestazioni pseudo-vulcaniche. 
Pur non essendo l'unico fenomeno in Italia, sono senz'altro il più imponente. 

Parco del Frignano

Il Parco del Frignano si sviluppa sull'Alto Appennino Modenese con oltre 15mila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2.000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il Parco presenta un ambiente naturalisticamente ricco ed estremamente variegato. Habitat unici, di cui preservare la biodiversità, favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare, vegetali e animali. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, boschi di faggete con ampie distese di sottobosco, vallette nivali si insediano alle pendici delle montagne più alti, sui quali volteggiano l'aquila reale e altri rapaci.

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Parco dei Sassi di Roccamalatina

Il Parco dei Sassi di Roccamalatina protegge 2.300 ettari di territorio adagiato sulle colline del Medio Appennino Modenese fatto di antichi castagneti, boschi e coltivi, nel cui centro svettano imponenti le guglie arenacee dei Sassi. Un'ampia biodiversità di habitat concentrata in poco spazio, permette la presenza di una flora variegata e di numerose specie faunistiche, sparse su un'ampia varietà di ambienti che aggiungono valore al territorio protetto: dai castagneti degli ambiti montani agli incolti argillosi di bassa collina, dai boschi ripariali dei greti fluviali ai fenomeni di carsismo delle grotte e inghiottitoi, dai coltivi collinari ai piccoli borghi medievali.

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