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Il Planetario Civico di Modena, uno scrigno di tesori “stellari” da riscoprire

Inaugurato nel 1990, il Planetario Civico "Francesco Martino" di Modena è punto cardinale cittadino della didattica dell'Astrologia e delle scienze

Quest’anno il Planetario Civico “Francesco Martino”, planetario di Modena e uno tra i più caratteristici d’Italia, festeggia i suoi 30 anni + 1.

Dal 1990 l’edificio di Viale Jacopo Barozzi è, infatti, punto cardinale cittadino d’Astronomia e di Scienza, luogo di didattica e apprendimento gestito dal Centro Sperimentale per la Didattica dell’Astronomia (CeSDA) e rivolto a scuole, famiglie e cittadini. Al suo interno innumerevoli sono i tesori custoditi, come il GOTO EX3, un piccolo planetario nel planetario, il primo in Italia acquistato e spedito nel 1975 dal Giappone attraverso gli Stati Uniti d’America, o una fedele riproduzione del Pendolo di Foucault,  dalla corda alta 9,81 metri, proprio come la misura dell’accelerazione di gravità sulla Terra.

Tra telescopi, un ascensore danzante e strumenti vari si arriva al laboratorio solare e alla terrazza annessa, sedi di un celostata,  prezioso strumento astronomico in grado di riflettere, attraverso un sistema di specchi, un fascio di raggi proveniente da un oggetto celeste, come il sole, incanalarli in una determinata direzione e mantenerne una posizione fissa, nonostante il moto di rivoluzione. Così facendo, collegato ad un telescopio solare, lo strumento permette di osservare ad occhio nudo il fascio di raggi proiettato.

Tra i vari ambienti troviamo anche una biblioteca, regolarmente inserita nella Rete delle Biblioteche Civiche di Modena e fornita di un’ampia sezione di riviste e libri di carattere astronomico, oltre ad una selezione di pubblicazioni e dispense firmate CeSDA, una torre astronomica, un piccolo museo scrigno di oggetti astronomici di vario genere come telluri, piccole meridiane, reperti tecnologici come computer Sinclair e un’Aula Magna, utilizzata per conferenze, lezioni e laboratori didattici della domenica (prima del Covid-19) per bambini e famiglie.

Il Planetario di Modena è, insomma, molte cose. E’ museo, luogo di apprendimento e di scoperta, è casa di scienza, d’astronomia. E' organismo tenuto in vita dalla passione e dal lavoro di un gruppo di volontari e, come ogni forma di vita, ha un proprio cuore: il cuore del Planetario Civico di Modena altro non è che la cosiddetta “cupola”, la stanza nella quale poter immergersi ed ammirare le migliaia di corpi celesti e costellazioni della volta celeste.

Con una capienza di 76 persone, è caratterizzato da due elementi principali: un proiettore ZEISS ZKP2 e un’enorme cupola priva di barriere architettoniche e rivestita da uno schermo semisferico di alluminio traforato, composizione in grado di garantire un’atmosfera di buio totale, molto rara in altri planetari d’Italia. La totale assenza di luce (ponendo una mano davanti agli occhi aperti non si riesce a distinguerne i contorni, provate!) permette all’osservatore di immergersi totalmente nella proiezione della volta celeste: costellazioni, moto dei pianeti, del Sole e della Luna ma anche Eclittica ed Equatore Celeste, è possibile visionare cieli stellati di vari emisferi, stagioni e giorni dell’anno, corredati da spiegazioni scientifiche, leggende e narrazioni.

Il Planetario di Modena è un luogo indispensabile non solo per le scuole ma anche per la comunità, luogo in cui riscoprire il piacere dell'apprendimento attraverso un approccio stimolante, dinamico e d’esplorazione e stimolante.

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