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Appennino | I ponti medievali di antica bellezza che attraversano lo Scoltenna

La Valle del Frignano è casa di capolavori di architettura di antica bellezza in armonia con il paesaggio boschivo e montano della zona. Sono infatti 5 i ponti risalenti al Medioevo che permettono di attraversare il torrente Scoltenna

Ponte dei Leoni

Il ponte dei Leoni si trova a Strettara, frazione di Montecreto, ed è uno tra i più antichi punti di attraversamento del torrente Scoltenna. La sua genesi è molto antica: nel ‘400 l’unica struttura per attraversare il fiume impetuoso consisteva in un ponticciolo di legno che l’impeto delle sue acque distrusse nel 1567 e nel 1679. Fu ricostruito in pietra al principio del 1700 (1715) e, in tempi più recenti, chiuso nel 1988 e sostituito con il nuovo ponte di Strettara. Nel 2004 venne restaurato e riaperto. E’ lungo 117 metri e presenta tre solide arcate in pietra arenaria, parapetti con corrimano di sicurezza (aggiunti dopo l’ultimo restauro ma in armonia con il progetto precedente), un selciato in pietra e, ai lati, quattro copie dei leoni di pietra che in antichità sorvegliavano il sentiero. Gli originali? I preziosi pezzi di storia sono conservati nel Museo della Comunità di Montecreto.

Ponte di Olina

Nel cuore del Frignano, precisamente ad Olina di Pavullo, si erge antico il ponte di Olina. Simile in struttura e materiali al ponte della Luna e al ponte della Fola, presenta tuttavia una caratteristica che lo distingue.

Alla sommità, nella parte centrale del ponte, si erge una edicola votiva datata 1581 impreziosita da due immagini sacre della Madonna, tra le quali una con Bambino. Alcune leggende narrano che le immagini sacre siano state poste sul ponte per domandare protezione ai viandanti che lo attraversavano  e, ancora prima, per chiedere perdono dell’affronto rivolto alla natura dalla mano umana che osò interrompere il corso invalicabile del torrente Scoltenna. In origine il ponte fu eretto sulle rovine di uno precedente nel 1522 a spese del governo estense e della podestà di Montecuccolo. Rappresentava un punto di cruciale importanza per le vie di comunicazione dell’epoca poichè permetteva di spostarsi verso la Toscana e Sestola, l’allora capitale della provincia del Frignano. Integrato nel paesaggio montano il ponte di Olina presenta la tipica arcata a schiena d’asino e parapetti che proteggono il passaggio. Una tragica leggenda aleggia sulle acque sottostanti: in seguito ad un tragico evento avvenuto nel 1400 si narra che chiunque si trovi ad attraversare il ponte di Olina durante una notte di tempesta possa sentire tra gli scrosci d’acqua una voce in lontananza supplicante aiuto.

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