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Quali prodotti non puoi non mangiare se visiti la Terra dei Castelli

Un viaggio tra i sapori della Terra dei Castelli, famosa per le ciliegie, l'aceto balsamico tradizionale, il Lambrusco Grasparossa, il nocino e ovviamente lo zampone

Aceto Balsamico Tradizionale (Spilamberto)

L'aceto balsamico tradizionale è uno dei prodotti agroalimentari tra i più costosi, tanto da essere stato ribatezzato l' "oro nero" di Modena. A renderlo tale è servito il minuzioso lavoro di tre personalità, che hanno pian piano elaborato, rielaborato e concluso un'opera di perfezionamento di questo prodotto che è diventato il motivo per cui Modena nel mondo è associata alla buona tavola. 

Il primo ad occuparsi a livello internazionale di aceto balsamico modenese fu Antonio Vallisnieri, che durante la sua permanenza a Modena nel 1288 annotò che sotto il duca Obizzo II d'Este, nella Signoria di Modena erano conservate diverse botti. A cambiare la storia dell'aceto balsamico tradizionale fu però un atro personaggio, Francesco Aggazzotti, che il 2 Marzo 1862 scrisse una lettera all'avvocato Pio Fabriani, sostenendo di aver trovato finalmente la ricetta perfetta per il suo oro nero. La lettera venne pubblicata poco dopo e ciò ha reso possibile oggi la base per i disciplinari di produzione per la denominazione di origine protetta.

Dall'epoca ci sono due luoghi simbolo dell'Aceto Balsamico Tradizionale uno è Modena con la sede del Consorzio e uno è Spilamberto, ovvero nella Terra dei Castelli, con la sede della Conserteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale che dal 1967si propone di promuovere, organizzare e sostenere, in tutti i modi possibili, iniziative e manifestazioni dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale, nonché alla diffusione della sua conoscenza nel rispetto assoluto della tradizione. Svolge corsi di formazione e di approfondimento sul “Balsamico”, cura la pratica dell’esame organolettico rivolto alla conoscenza del prezioso prodotto, svolge annualmente la gara del Palio di S. Giovanni riservata ai campioni di Aceto balsamico tradizionale prodotti nei territori degli antichi domini estensi. Conta un migliaio di soci. 

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