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L’odiosa zanzara si può sconfiggere, anche con rimedi bio

Purtroppo il fastidioso insetto è la regina cattiva dell'estate, ma dai pipistrelli ai piccoli crostacei, per proteggersi esistono anche ottimi rimedi naturali. Modena non perde tempo

Non esiste tepore d’estate senza l’odioso ronzio, troppo spesso accompagnato anche dall’inconfondibile prurito. Purtroppo le zanzare sono ingrediente imprescindibile della nostra stagione più soleggiata.

Culex, ovvero le più classiche crepuscolari, diurne, più nuove e aggressive, o tigre, le più pericolose in quanto veicolo di trasmissione di infezioni, tutta la Penisola ci deve fare i conti, ma l’umida area della Pianura Padana ne soffre particolarmente, come ben sanno gli abitanti del modenese.

 Il Comune non è restato con le mani in mano, ricorrendo a larvicidi biologici e cicli di trattamenti antilarvali, con prodotti a base di regolatori della crescita nei pozzetti e nelle caditoie stradali dell’intero territorio comunale, nonché presso parchi pubblici e scuole. Ha avviato poi un sistema di 54 ovitrappole sparse per il Comune, che permettono di tenere monitorata la distribuzione dell’insetto.

Anche i cittadini, però, possono e devono fare la propria parte, con comportamenti attenti che prevengano il proliferare dell’insetto e prediligendo sempre, per la salute propria e dell’ambiente, rimedi naturali.

Dal momento che le zanzare scelgono i luoghi umidi per deporre le uova, innanzitutto, bisogna evitare la presenza di acqua stagnante, anche se in piccoli contenitori che, nel caso, devono essere rimossi al più presto. Quando è impossibile eliminare tutti i ristagni, un possibile rimedio, specialmente contro la zanzara tigre, è quello di immergere dei fili di rame dove è presente l’acqua. I fili di questo materiale impediscono alle larve di svilupparsi. È importante sostituire il rame periodicamente affinché non perda la sua efficacia. Fare in modo di non accumulare rifiuti e tenere l’erba del giardino sempre piuttosto corta, eliminando le erbacce, è un altro punto fondamentale.
 
Una volta che il danno è fatto e la zanzara si presenta alla vista e all’orecchio, arriva allora il momento dei repellenti: ottimi quelli naturali, come gli olii essenziali all’interno dei diffusori. Molto efficace, e al 100% bio, la Bat Box, la cassetta per i pipistrelli. Di solito in legno, può essere appesa sulle pareti esterne delle abitazioni, che diventano il rifugio ideale per il topolino alato, principale predatore delle zanzare. Sempre più comuni decidono infatti di installare bat box sui propri territori, creando delle vere e proprie coltivazioni di pipistrelli. Modena poi ha sfoderato un autentico asso nella manica, ugualmente naturalissimo: si tratta dei copepodi, microscopici crostacei ghiotti di larve di zanzare, che vengono sguinzagliati nei serbatoi d’acqua.

Molto meno fantasiose ma intramontabili, le zanzariere. Più dispendiose degli altri metodi, danno effetti sicuri, “isolando” gli interni dall’ingresso degli insetti. Ne esistono di vari tipi: oltre a quelle applicabili alle finestre, vi sono quelle che riparano il tetto servendosi di un vero e proprio baldacchino o, ancora, quelle da esterni, ideali per poter godere delle serate estive in giardino, magari sotto un gazebo. Niente illusioni, però, nonostante la bontà dei rimedi, quella alle zanzare resta un’autentica guerra.

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