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Calcioscommesse: gli ex Narciso e Tamburini inguaiano il Modena

Il Modena Calcio rischia multa e punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva: Narciso avrebbe alterato un Mantova-Modena su invito di Gervasoni, mentre Tamburini avrebbe fatto da "mediatore" fra Reggina e Grosseto

Sarebbero stati gli ex canarini Antonio Narciso e Juri Tamburini a inguaiare il Modena Calcio, causa la responsabilità oggettiva (rischio multa e punti di penalizzazione), in questa ennesima tornata di “Calcioscommesse”. Ciò emerge dal dispositivo emanato dalla Figc, frutto dell'analisi delle indagini condotte dalla Procura di Cremona, che ha ufficializzato il deferimento alla Commissione Disciplinare Nazionale di 21 società e 61 tesserati. Oltre a Narciso e Tamburini, figurano molti altri ex e alcuni giocatori attualmente in rosa come Cellini e Turati.

NARCISO – Antonio Narciso, portiere, 32 anni a ottobre, è stato componente della prima squadra del Modena dal 2005 al 2010, salva la parentesi di una stagione (2008/09) all'Albinoleffe. L'episodio contestato dalla Procura riguarda un match di serie B, Mantova – Modena (1-1, Catellani per i gialli, Caridi per i lombardi), giocato l'8 maggio 2010: Carlo Gervasoni, allora difensore bianco-rosso bandato e da diversi mesi al centro dell'attenzione mediatica come protagonista di questo scandalo scommesse, avrebbe preso contatti diretti con lo stesso Narciso offrendo denaro per modificare il risultato della partita e ottenere così la complicità di altri giocatori canarini. Sotto la Ghirlandina, Narciso viene ricordato per avere parato un rigore decisivo per la salvezza in un Napoli-Modena della stagione 2006/07 (1-1 il risultato finale), gesto che permise di raccogliere un punto fondamentale per le sorti della squadra all'epoca allenata da Bortolo Mutti.

TAMBURINI – Juri Tamburini, terzino fluidificante mancino, è stato giocatore del Modena dal 2004 al 2011. La Procura contesta al giocatore attualmente in forza al Pergocrema l'alterazione del risultato del Grosseto - Reggina giocato il 15 maggio 2011 (0-1, gol di Bonazzoli per gli amaranto): assieme a Gianni Rosati, all'epoca collaboratore della società calabrese, Tamburini avrebbe preso contatti con lo stesso Narciso, trasferitosi dall'Emilia alla Maremma, per ottenere la sconfitta del Grosseto offrendo 30-35mila euro.

CELLINI & TURATI – Richiamati nel testo del dispositivo anche il bomber Marco Cellini per un Pisa – Albinoleffe (squadra in cui militava) del 7 marzo 2009 (assieme a Narciso, all'epoca nelle file seriane e al modenese d' adozione Francesco Ruopolo) e il difensore Marco Turati, il quale sarebbe stato protagonista della combine di un Albinoleffe – Ancona (squadra in cui militava) giocato il 30 maggio 2009 . Andando con ordine, Cellini, assieme agli altri giocatori sopracitati, avrebbe ricevuto da Gervasoni, tramite di “soggetti non tesserati”, avrebbe offerto una somma di 9mila euro per esortarli a cedere il passo alla formazione toscana. Turati, invece, assieme ad alcuni suoi compagni di squadra marchigiani, avrebbe preso contatti con Gervasoni “al fine di verificare la possibilità di combinare la partita con vittoria dell’Ancona per far conseguire alla medesima società un vantaggio in classifica” offrendo 15mila euro, somma consegnata a risultato ottenuto unitamente ad ulteriori 5mila euro (totale 20mila euro).

GLI ALTRI – Oltre ai noti (anche per i tifosi modenesi) Cristiano Doni e Alessandro Zamperini, sono stati deferiti anche gli ex Roberto Colacone, Cesare Rickler e l'ex Sassuolo Andrea De Falco. Non compare nell'elenco dei 61 tesserati Armando Perna, il capitano gialloblu ritenuto quindi estraneo ai fatti dopo i due interrogatori svoltisi a Roma.

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