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Carpi - Sant'Angelo 5 - 1 | Biancorossi, è festival del gol

Cinquina alla matricola lombarda, prova corale di grande livello della squadra di Bagatti

Spettacolo al "Cabassi", dove il Carpi sfodera una grande prestazione, strapazzando il S.Angelo Lodigiano. Il 5-1 mancava da due anni e mezzo (febbraio 2020, pokerissimo alla Reggiana di Alvini, poi seconda con l'"algoritmo" "e poi promossa in B).

A cercare il pelo nell' uovo i primi 20' il Carpi non ha brillato, ha sofferto aggressività del volenteroso  S.Angelo ed ha pure rischiato di prendere gol. Poi, dopo il primo gol è stato un monologo, col Carpi che ha prodotto occasioni in serie,  dato spettacolo e trovato pure reti di ottima fattura. Anzi sul 5-0 per un attimo ha dato la sensazione di voler spingere ancora, fino dell'umano "calo" nei minuti di recupero, quando i biancorossi hanno concesso agli ospiti il gol della bandiera con Pesenti.

Bagatti aveva chiesto "cazzimma" prima della gara, ovvero quella cattiveria agonistica mista a cinismo e determinazione che a Napoli sintetizzano così. C'era pure uno striscione che la evocava. C'è stata, il Carpi ha travolto (5-1) il malcapitato S.Angelo e solo negli spogliatoi ha appreso, col 2-1 in extremis del Giana, di non essere...primo in classifica. Poco male, naturalmente. Il campionato è lungo, ma i biancorossi vogliono essere protagonisti. Giocando così lo saranno senz'altro, pur considerando la non eccelsa caratura dell'avversario.

I gol: a sbloccare il risultato ci pensa Arrondini a trovare l'angolino con un movimento perfetto in area di rigore. È il 24'. Neanche due giri di lancette ed è Yabrè a scagliare a rete una sassata che fa secco Ferrara. Il 3-0 è bellissimo, lo firma Sall con una rovesciata da copertina. Gara già in ghiaccio ma il Carpi fa finta di non...saperlo. La squadra di Bagatti spinge come se fosse ancora sullo 0-0. Il poker arriva al 6' della ripresa con Beretta (forse il miglior 2001 del girone), il 5-0 al 19' con un sinistro chirurgico dell'ottimo Cicarevic. Il risultato avrebbe potuto assumere dimensioni ancora più ampie ma al presidente Lazzaretti (che col telefonino filma la curva che canta) può andar benissimo così. Bagatti, pur soddisfattissimo nel complesso, storce la bocca nel finale ("Non dovevamo prendere gol, è questione di mentalità", dirà ai microfoni dopo il 90'. Mercoledì turno infrasettimanale a Prato, al "Lungo Bisenzio", prima volta dopo la gara che valse la promozione in C1 nel 2011. Un anno fa, invece, a Sesto Fiorentino, si concretizzò un'incredibile sconfitta da 2-0 a 2-3 che Bagatti non ha certo dimenticato.

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