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Carpi Avellino 2 - 0 | I biancorossi tornano al gol e volano sempre più in alto

Vola il Carpi, Lollo e Lasagna mandano i biancorossi in orbita, schiantato l'Avellino. Due gol, quattro pali, un dominio per l'intera gara

Un dominio assoluto. Il Carpi schiaccia l’Avellino sotto il peso di due gol e di uno strapotere fisico e tecnico. La capolista torna al gol e macina 95’ di grande calcio. Le inseguitrici steccano, solo il Frosinone vince. La serata perfetta per la squadra di Castori che vede, a tredici giornate dalla fine, il sogno serie A sempre più vicino. Il Calcio a manetta, copyright san Fabrizio da San Severino Marche, ha trovato questa sera un’altra grande interpretazione. 
Castori recupera Romagnoli e concede un turno di riposo a Molina. Tridente con Inglese supportato da Pasciuti e Di Gaudio. Rastelli ritrova Arini in mezzo al campo, non rischia Kone, e in attacco dà fiducia a Comi (match winner all’andata) al fianco del capocannoniere Castaldo.    

IL MATCH - Subito i biancorossi nella metà campo avversaria, provano a mettere pressione agli irpini.  Un avvio arrembante, quasi a mettere le cose in chiaro.  Dal piede di Struna al 5’ parte un pallone in area di rigore che né Lollo né Inglese riescono a tradurre in pericolo per Gomis, in comoda presa.  I ritmi sono alti. L’Avellino aspetta, secondo precisa strategia e caratteristiche “morfologiche”. Ma al 9’ i verdi mettono il naso nella metà campo avversaria. Prima guadagnandosi un corner (chiusura di Romagnoli su Castaldo), e poi sugli sviluppi dello stesso, andando alla conclusione con la zuccata di Fabbro, fuori non di molto. Preme il Carpi al 17’ con Bianco che arriva a rimorchio su una prepotente discesa di Lollo, ma non trova il giusto impatto con la sfera.  I biancorossi stazionano nella metà campo irpina ma senza trovare il guizzo, la giocata, lo spunto, per superare l’arcigno schieramento messo in campo da Rastelli.  Al 21’ Lollo spedisce altissimo da buona posizione.  A metà tempo una sassata di Regoli appostato ai venti metri diretta all’incrocio viene intercettata da un grande Gabriel che si allunga e devìa oltre il fondo. Al 25’ l’Avellino si divora il vantaggio. La difesa del Carpi è mal posizionata, Schiavon mette sulla testa di Castaldo un pallone d’oro, il bomber è completamente solo, ma spreca spedendo a lato.  Si ribalta il fronte e il Carpi al 28’ non sfrutta a dovere con Di Gaudio, un bel cross di Pasciuti. Alla mezz’ora Bianco va via e mette un altro pallone in area, tocca Pisacane, ancora Di Gaudio al tiro che incoccia in qualche gamba biancoverde all’ingresso dell’area piccola. Neanche un giro di lancette e Totò si coordina per una spettacolare “bicicletta” che esce di un niente. Primo tempo bello, vibrante, intenso. Le due contendenti non si risparmiano.  Al 35’ c’è addirittura un incredibile doppio palo a negare la rete ad uno sfortunato Carpi su colpo di testa di Poli. Il gol è maturo ed arriva al 43’. Strepitosa la palla che Di Gaudio scodella in area per Lollo che di testa batte Gomis.  Per il centrocampista spezzino è il secondo gol stagionale dopo quello rifilato al Varese alla seconda giornata di andata. L’anno scorso le sue due reti, entrambe in esterno, a Trapani (0-1) ed a Padova (1-4) coincisero con due successi biancorossi.  
Nella ripresa Rastelli si affida e Zito, fuori capitan D’Angelo. Più qualità, meno corsa. Al 2’ i verdi protestano, Poli entra in ritardo su Comi in area, Gavillucci lascia correre.   Col vantaggio in tasca, il Carpi può esprimere il calcio che predilige. Ovvero ripartenze a folle velocità negli spazi che l’Avellino lascia necessariamente nel tentativo di riagguantare il risultato. Al 7’ è Letizia a sprecare di rimessa una buona chance.  All’8’ un destro di Castaldo non è abbastanza potente per impensierire Gabriel.  Pasciuti all’11’ va al cross basso, ma è talmente potente che nessuno dei compagni riesce a trovare la deviazione sottomisura. Altro palo al 12’. Inglese va in torsione, batte sul tempo tutti, anche Gomis, la palla si stampa sul legno. La partita è bellissima. Gabriel alza in corner un destro insidioso di Bittante diretto nel “sette”.  E’ il 23’, conclusione di Comi che è rapido a trovare lo spazio per il tiro su una respinta corta della difesa. Gabriel si allunga alla sua sinistra e respinge in tuffo.  Poi due minuti dopo il contropiede solitario portato da Inglese. L'attaccante entra in area di rigore e calcia con il destro, la conclusione è smorzata da Fabbro: nessun problema per Gomis.  Entra Trotta, Avellino con tre punte centrali gioca il tutto per tutto. Il Carpi si abbassa. Gabriel non riesce a calciare, Castori dopo aver richiamato Pasciuti e Inglese e gettato nella mischia Molina e Lasagna si gioca all’84’ la carta Sabbione. Cinque difensore per resistere all’assalto finale dei lupi di Rastelli. Al 33’ punizione di Zito che sinistro impegna l’ottimo Gabriel in tuffo.  Insistono gli ospiti che rischiano in contropiede all’89’ con Lasagna che coglie l’ennesimo legno con Gomis fermo al centro della porta. Ma con la squadra di Rastelli tutta sbilanciata, i biancorossi vanno in “meta” con uno straordinario gol di Lasagna che, approfittando dell’assenza di Gomis, deposita nella rete sguarnita per il trionfo. 

GOL: 43’ Lollo, 95’ Lasagna
CARPI (4-3-3): Gabriel; Struna, Poli, Romagnoli, Letizia; Lollo, Porcari, Bianco; Pasciuti (72’ Molina), Inglese (72’ Lasagna), Di Gaudio. In panchina: Maurantonio, Sabbione, Pugliese, Pasini, Modolo, Gatto, Laner.  All.: Castori.  
AVELLINO (3-5-2):  Gomis II; Pisacane, Fabbro (79’ Trotta) Chiosa;  Regoli,  D’Angelo (46’ Zito), Arini, Schiavon, Bittante;  Comi (70’ Mokulu) Castaldo. In panchina: Frattali, Almici, Sbaffo, Soumarè, Angeli, Kone. All.: Rastelli. 
ARBITRO: Gavillucci di Latina (Di Vuolo di Castellammare di Stabia/Mondin di Treviso, IV° uomo Sacchi di Macerata).
NOTE: ammoniti Letizia, Di Gaudio. Regoli, Porcari, Chiosa.

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