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Carpi-Bari 0 - 0 | Un punto che vale una vita intera. Biancorossi in Serie A

Basta un punto ai biancorossi tra le mura amiche del Cabassi per festeggiare un traguardo che profuma di storia. Alla faccia di chi spende e spande, il Carpi si rivela la favola più bella del calcio italiano

Martedì 28 aprile 2015, ore 22.24. Momento e ore che  resteranno  storiche. Il Carpi con lo 0-0 ottenuto col Bari al Cabassi approda in serie A. Un punto che vale 106 anni di storia. La società biancorossa iscrive il proprio nome al massimo campionato, ed è la numero 63 dall’inizio del girone unico. Ci sarà il derby col Sassuolo (virtualmente salvo), che è in passato è stato sfidato al massimo in C2.

Settantacinque punti bastano per festeggiare con quattro giornate di anticipo. Per la verità ne sarebbero bastati anche meno. Ma la matematica ha un suo rito, un suo perché. E la festa era destino che si facesse a Carpi, dopo lo scivolone di Frosinone.  Si era già capito che sarebbe stata la giornata giusta. Quando il Brescia ha siglato il raddoppio contro il Vicenza.  Giusto verdetto per una squadra che è stata in testa per 28 giornate, da sei mesi (lo 0-5 di Pescara), un verdetto assolutamente legittimo. Adesso c’è il primo posto da mantenere. Undici punti di margine sul Frosinone secondo. Quasi una nemesi per Lotito.  La “semi-matricola”, ad appena due stagioni dallo storico salto in serie B, tocca il cielo con un dito. Con lei Fabrizio Castori, al primo salto in A a 61 anni, dopo otto promozioni a vari livelli. Gliene mancano due: lo scudetto e la…seconda categoria. Poi i tornei li ha vinti tutti. Fiumi di parole per un club che ha fatto della “sostenibilità” un suo marchio di fabbrica. Senza spese folli, con una gestione economico-sportiva di grande abilità, con un rapporto spese/rendimento dei calciatori davvero super. Alla faccia di chi spende e spande.

Festa promozione al Cabassi - Carpi 28/04/2015

Formazione annunciata quella che Castori sceglie per il giorno più importante della ultracentenaria storia del Carpi Fc. Ovvero, con lo squalificato Letizia, va Poli ad occupare la corsia sinistra in difesa. Per il resto confermata la squadra che ha lasciato i tre punti a Frosinone tre giorni prima. 
Nicola, tecnico del Bari, si affida ad un modulo speculare, ma cambia qualcosina in attacco. Il suo 4-3-3 rilancia Boateng e Defendi, il tecnico barese prova a scuotere la sua squadra.  Carpi aggressivo sin dall’inizio con Lollo, dietro a Mbakogu. Cross di Pasciuti al 3’ Struna non ci arriva e Guarna non ha problemi. Sugli sviluppi di un calcio piazzato di Porcari, ancora Guarna che interviene due volte, la seconda su Gagliolo.  Contropiede orchestrato dai piedi di Lollo per Di Gaudio, accelerazione devastante la sua, che frutta la un calcio di punizione  Il portiere barese 8’ respinge di pugno il siluro forte ma centrale di Porcari. Il Bari si è fatto vivo prima con un fraseggio sulla tre quarti, e poi al 13’ con un tiro alto di Bellomo dopo un movimento niente male. Destro alto di Romizi al 14’.

Fase di gioco piuttosto compassata, arrivano le notizie dagli altri campi. Ovvero che il Vicenza perde a Brescia (risultato che promuoverebbe il Carpi anche sconfitto), il Frosinone avanti a Terni, Pescara 1-0 sulla Pro Vercelli. Non ci sono grandi azioni da segnalare. La sfuriata iniziale del Carpi ha lasciato spazio ad un occupazione degli spazi più ragionata. Ma intanto anche il Bari prova a mettere il naso nella metà campo avversaria senza riuscire a creare nulla di significativo. Dall’altra parte Contini controlla Mbakogu molto da vicino. All’andata qualche scaramuccia.  Acqua passata anche quella. Lollo prova a fare da guastatore e da apriscatole per la difesa pugliese. Arriva il raddoppio del Brescia! Il Carpi ha la serie A chiusa in cassaforte. A prescindere dallo 0-0 del match del Cabassi. Tre gol di vantaggio, di cui uno solo “gestibile”. Perché su quello che accade a Brescia non può intervenire. Di Gaudio si fa ammonire per un’entrataccia su Sabelli che gli costa il derby del Braglia. Non giocherà contro il Modena. Al 33’ bellissima la veronica di Bellomo che fa tutto benissimo, male il tiro.  Bellomo si danna, cerca di inserirsi centralmente. A sinistra l’asse Calderoni-Defendi costruisce un mezzo tiro-cross nel primo minuto di recupero. Gabriel blocca e l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi. 
Aumenta l’intensità della pioggia nella ripresa. Al 5’ verticalizzazione di Mbakogu che lascia sul posto Camporese, esce Guarna e si scontra fortuitamente col nigeriano. Il Carpi va vicino al gol all’8’, Struna raccoglie una verticalizzazione di Porcari, poi palla a Mbakogu che appoggia per Lollo che arriva a rimorchio, ma il tiro è altissimo. Si rivede il Bari al 11’, servizio di Calderoni per Boateng, palla a lato.  Insiste il Bari, guadagna metri ma la luce non si accende mai. Anzi, i pugliese rischiani. Poli al 34’ va su a schiacciare la palla picchia in terra e finisce sul fondo. Destro teso di Lollo al 39’, Guarna si allunga in presa e blocca. Arriva il terzo gol del Brescia ed è il “sigillo” di ceralacca sulla serie A!. I

CARPI – BARI  0-0 
IL TABELLINO 

CARPI (4-3-3): Gabriel; Struna, Romagnoli, Gagliolo, Poli (38’ st Sabbione), Lollo, Porcari, Bianco; Pasciuti, Mbakogu (44’ st Inglese), Di Gaudio (30’ st Lasagna). A disp.: Maurantonio, Modolo, Pasini, Gatto, Laner, Mbaye, Lasagna,  All.: Castori.
BARI (4-3-3): Guarna; Sabelli, Camporese, Contini, Calderoni; Romizi (43’ st Galano), Donati, Bellomo; Boateng (27’ st De Luca), Caputo (35’ st Ebagua), Defendi.  A disp.: Donnarumma, Filippini, Benedetti, Gomelt, Salviato, Rada, All.: Nicola. 
ARBITRO:  Pairetto di Nichelino (Colella/Pentangelo, quarto uomo Chiffi)
Recupero 1’,  4’.
Note: ammoniti:  15’ Boateng (fallo su Gagliolo), 31’ Di Gaudio (fallo su Sabelli), 39’ Contini (fallo su Lollo), 26’ st Struna (fallo su Camporese),

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