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Martedì, 23 Aprile 2024
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Carpi Bari 1-2 | Al 'Cabassi' muoiono i sogni dei biancorossi

Il Bari vince e vede i playoff. Pillon: “Una serata no, meglio nel secondo tempo". Apre l’ex Cani, raddoppia Romizi, accorcia Mbakogu. Nel finale biancorossi vicini più volte al 2-2

I numeri non tradiscono (quasi) mai per fotografare le partite di calcio. Il Carpi incappa nell’ottava sconfitta casalinga, il Bari centra la quinta vittoria esterna di fila ed entra in zona playoff. I biancorossi emiliani tornano a masticare amaro nel giorno della matematica salvezza, quelli pugliesi confermano lo straordinario trend degli ultimi due mesi che li ha portati a ribaltare un mondo, a dispetto delle incertezze sul futuro societario. Che per il Carpi non sia una serata fortunata lo si capisce dopo neanche due minuti. Dirà Pillon a fine gara: “Siamo stati puniti al primo errore, la partita si è messa immediatamente come volevano loro. Ci è andata male anche nell’occasione del raddoppio, giunto nel nostro momento migliore. Nel primo tempo ho visto troppi lanci lunghi, dopo qualcosa è cambiato e le nostre occasioni le abbiamo comunque create, ma senza concretizzare in proporzione. Per noi non cambia nulla, cercheremo di fare il massimo anche a Palermo. E’ nostro dovere finire bene la stagione. E’ stata una serata no, in tutti i sensi”. Di contro Alberti è in vena di elogi: “Avevamo tante assenze ma non si sono sentite. Faccio i complimenti ai miei ragazzi, la nostra è stata una prova straordinaria contro un ottimo Carpi”. 

IL MATCH - Parte malissimo la serata: il Carpi è gelato dopo appena due minuti dal gol dell’ex. Edgar Cani “sceglie” proprio il Cabassi per segnare il primo gol con la maglia del Bari. La più antica legge del calcio.  L’ex (mai troppo rimpianto) si vendica subito,  approfittando di uno svarione di Pesoli e di un’incertezza di Romagnoli. Rimpallo vinto  e Colombi bruciato di sinistro in uscita.  Il Carpi prova a reagire. Il destro incrociato di Concas termina a lato.  Ma all’11’ i pugliesi vanno vicini al raddoppio con una conclusione a botta sicura di Sciaudone, murata da Colombi con un grande intervento in tuffo. La gara è bella e vivace. Il Carpi non ci sta: traversone di Letizia, la difesa barese lascia passare, arriva di gran carriera Di Gaudio che al volo sfiora il palo alla sinistra di Guarna. Cambio di fronte e ancora brividi per il pubblico di casa, con un “numero” di Lores che in area fa quello che vuole, dribbla e crossa. Colombi anticipa di un soffio Cani pronto a ribattere in rete. Non ci si annoia al Cabassi. Ma i biancorossi di casa sono chiamati sin da subito a risalire la corrente.  Alla mezz’ora ci prova Sgrigna, ma la sua punizione, deviata dalla barriera, frutta solo un corner.  Poco dopo lo stesso Sgrigna (un ex) prova la soluzione personale ma il suo destro finisce alto. Grande chance al 40’, ma l’ottimo cross di Letizia viene colpito malissimo da Di Gaudio che si divora l’1-1.
Il primo sussulto della ripresa, al 9’,  lo provoca il solito Sgrigna, che prova ad accendere la scintilla con un destro potente dai venti metri che però è fuori misura.  Palla gol clamorosa due minuti dopo, ma Di Gaudio imbeccato perfettamente da Sgrigna, partorisce solo un destro debole sul quale è attento Guarna.  A sorpresa arriva il raddoppio del Bari. Lores difende un bel pallone, apre per Romizi che si inventa un sinistro a giro che muore nell’angolo basso alle spalle di Colombi. La gara è segnata, il Bari potrebbe triplicare subito dopo con lo stesso Romizi, in contropiede, ma il portiere di casa si oppone in tuffo.  
Segnali di Carpi al 22’: traversone di Porcari, stacca Inglese fuori misura. Pillon si gioca la carta Mbakogu, togliendo Di Gaudio. Un gran destro di Porcari dalla tre quarti sfiora il palo sinistro di Guarna.  Ci prova il Carpi, generosamente, senza risultati concreti. Bianco va giù in area e protesta al 40’, tutto regolare per Manganiello.  Eppoi ol 42’ Mbakogu riapre il match, una gara che sembrava bella e chiusa. Nel recupero i biancorosi sfiorano il 2-2 con Ardemagni e Mbakogu. Ma  non è serata,  vince il Bari, i cinquecento tifosi pugliesi cantano a squarciagola: “serie A”.  Il Carpi si consola con gli applausi del pubblico. Quest’anno i sogni muoiono sempre al “Cabassi”. 

CARPI (4-4-1-1): Colombi; Letizia, Pesoli, Romagnoli, Gagliolo; Concas (34’ st Bianco), Lollo, Porcari, Di Gaudio (24’ st Mbakogu), Sgrigna; Inglese (38’ st Ardemagni).  In panchina: Kovacsik, De Vitis, Sperotto, Legati, Acosty, Pasciuti. All.: Pillon.
BARI (4-3-3): Guarna; Sabelli (20’ st Zanon), Ceppitelli, Chiosa, Calderoni; Delvecchio, Romizi, Sciaudone; Lores Varela (37’ st Lugo Martinez) Cani, Joao Silva.  In panchina: Pena, Samnick, Vosnakidis,  Fossati, Beltrame, Leonetti, Santeramo. All.: Alberti Mazzaferro.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Liberti di Pisa-Santoro di Catania, quarto ufficiale Chiffi di Padova).
Reti:   pt 2’ Cani, st 12’ Romizi, 42’ Mbakogu
Note:  ammoniti Porcari, Cani, Ceppitelli. Spettatori circa 3005 (2058 paganti e 947 abbonati, incasso 14200 euro, quota abbonati 5900). Recupero 0 pt, 5’ st.

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