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Carpi-Cremonese 1-2 | Suicidio biancorosso, retrocessione ad un passo

Non basta il vantaggio firmato Rolando. Rastelli la ribalta con Piccolo e Montalto e manda Castori all’inferno

La sconfitta delle sconfitte. Il giorno del giudizio. Sorpasso fatale. Il suicidio perfetto. Game over. Chiamatelo come volete, mal’1-2 patito al “Cabassi” per mano della Cremonese nel corso di una ripresa drammatica – sportivamente parlando, si intende – ha un solo significato.  Il ritorno in serie C del Carpi dopo sei anni di onorata milizia tra serie B (cinque anni) e serie A (un anno). Lo dice la logica, la matematica arriverà purtroppo molto presto. Un verdetto amarissimo, al termine di cento minuti (quasi otto di recupero), che ha molti padri e che è la sintesi perfetta di un’annata dove le amarezze sono state di gran lunga superiori alle poche soddisfazioni. In 180’, nonostante siano da giocare due potenziali “scontri diretti” con Livorno e Venezia (che però hanno rispettivamente sei e cinque punti di vantaggio), solo un miracolo può mandare il Carpi ai play-out. 

Castori non presenta sorprese alla lettura della distinta. In mediana entra Pasciuti, esce Vitale. Per il resto confermati gli uomini di Salerno, con Pachonik e Rolando a formare la catena di destra, Pezzi e Marsura sulla corsia opposta. Centrali in difesa Poli e Sabbione, in mezzo Coulibaly, in attacco Crociata in appoggio a Cissè. Mini turn-over per Rastelli che non può contare sullo squalificato Castrovilli e sugli indisponibili Radunovic, Longo e Croce. In attacco coppia Strizzolo e Carretta, in esterno Mogos e Migliore, con Arini, Castagnetti ed Emmers in mezzo. La migliore difesa del torneo si fa forte dell’esperienza di Caracciolo, Terranova e Claiton. Con loro la “Cremo” non perde da otto gare, ed ha subito solo un gol su azione. 

Fa caldo al Cabassi, giornata primaverile e c’è pure un buon pubblico, numerosa la rappresentanza grgiorossa. Ritmi fatalmente rallentati nel corso del primo segmento di gara.  Poche le situazioni potenzialmente “pericolose” da segnalare. Coulibaly al 5’ si segnala per una pronta chiusura su Carretta, lanciato in contropiede. Al quarto d’ora un potente tiro cross da sinistra di Migliore impegna Piscitelli in una avventurosa uscita alta. Si vede al 23’ anche la squadra di Castori, che va al tiro con l’onnipresente Coulibaly che riprende una respinta della difesa ospite e scarica il sinistro respinto ancora dal “muro” della terza linea di Rastelli. I risultati dagli altri campi non aiutano. Vincono Foggia (in casa sulla Salernitana), Livorno (a Verona), e pure il Padova (sul Lecce). Poco da fare, il pari non basta al Carpi che aumenta l’intensità delle azioni d’attacco. Alla mezz’ora assist di Cissè per armare il destro di Marsura da posizione centrale, nessuna difficoltà per Agazzi. Nel finale di tempo ancora un’occasione colorata di biancorosso. Terranova balbetta, Cissè ne approfitta e va via, il suo destro incrociato viene stoppato da un intervento in extremis di Claiton.  

Nella ripresa parte forte la Cremonese che mette paura al Carpi (salvataggio sulla riga di Pasciuti su conclusione di Claiton al 2’) in avvio e alza il proprio baricentro. Al 7’ grigiorossi vicinissimi allo 0-1 con un  terrificante pallone scagliato da Mogos che si stampa sul palo alla sinistra di Piscitelli. Proprio nel momento di massima difficoltà arriva il vantaggio del Carpi.  E l’ottavo minuto, Cissè si gira e tira di destro, Agazzi non trattiene, irrompe Rolando e gonfia la rete, proprio sotto la curva. Carpi in vantaggio e pure in fiducia, visto che la squadra di Castori sfiora il 2-0 poco dopo, con Coulibaly che pesca in area Cissè, una serie di rimpalli sono favorevoli a Pachonik  che arriva di gran carriera, ma il destro viene respinto dalla difesa lombarda. Rastelli toglie Emmers ed inserisce Piccolo e dopo un po’ Montalto in luogo di Carretta. Il Carpi in questa fase si scopre pure un po’ sprecone, come al 23’ con Pachonik che affonda sulla destra e tira, bravo Agazzi a metterci una pezza. Pasciuti si fa male, lascia il posto a Suagher, Sabbione scala in mezzo. Al 27’ chance per Migliore che arriva per primo su un pallone scodellato da Castagnetti, ma non centra la porta. Il pareggio della Cremonese arriva al 36’ con Piccolo, servito da Montalto, il quale indovina l’angolino con un sinistro da oltre venti metri che coglie impreparato Piscitelli. Castori prova a scuotere la squadra, inserendo prima Concas e poi Arrighini, ma non è giornata. La Cremonese trova addirittura il sorpasso con Montalto, abile a farsi trovare pronto all’appuntamento su appoggio di Terranova dopo una lunga rimessa di Mogos.  Per il Carpi è la fine. Di un sogno lungo sei anni. 

GOL:  nel s.t. all’8’ Rolando, 37’ Piccolo, 43’ Montalto. 
CARPI (4-4-1-1): Piscitell 5,5; Pachonik 6,5, Sabbione 6, Poli 6, Pezzi 6; Rolando 6,5 Coulibaly 7, Pasciuti 6 (25’ st Suagher 5), Marsura 6; Crociata 6 (38’ st Concas s.v.); Cissè 7 (42’ st Arrighini s.v.).  A disp.: Serraiocco, Suagher, Buongiorno, Concas, Vitale, Piscitella, Romairone, Mustacchio, Arrighini, Saric, Wilmots, Kresic. All.: Castori 5,5.   
CREMONESE (3-5-2): Agazzi 6; Caracciolo 6, Terranova 5,5, Claiton 6,5; Mogos 6,5 Arini 6, Castagnetti 6, Emmers 5,5 (17’ st Piccolo 6), Migliore 5,5 (30’ st Strefezza 6); Carretta 6 (65' Montalto) , Strizzolo 6.  A disp.: Ravaglia, Volpe, Rondanini, Soddimo, Del Fabro, Renzetti, Boultam, Mbaye. All.: Rastelli 7. 
ARBITRO: Volpi (Arezzo). ASSISTENTI: Borzomì e Mokhtar. QUARTO UFFICIALE: Piscopo. 
NOTE: spettatori 3163 di cui 2260 paganti (incasso 19851,90 euro), abbonati 903 (quota 6585,02). Recupero 2’ pt, 7’ st. Ammoniti: nel s.t. 9’ Claiton. Tiri in porta (3-0)

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