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Feralpisalò - Carpi 6- 1 (4-0) | Il Carpi umiliato a Salò rimanda la salvezza

Pochesci e i suoi ragazzi si specchiano nel lago e ne prendono sei! I biancorossi (-1 alla salvezza matematica) ringraziano l’Arezzo che blocca il Legnago fuori tempo massimo. Di De Sena l’inutile rete della bandiera

Un’ autentica umiliazione per il Carpi che perde 6-1 a Salò, senza di fatto neanche scendere in campo. Distratto, molle, fuori partita, con una formazione a dir poco sperimentale da parte di Pochesci, che propone il “suo” 3-3-1-3 (sul quale scrisse anche un libro, qualche anno fa) ma va incontro alla sconfitta più pesante della sua (duplice) gestione. Il 6-0 di Padova, infatti fu “opera” di Foschi. Per fortuna il Carpi peggiore possibile – oltre ogni più pessimistica previsione -  ha trovato nell’Arezzo e in Di Grazia (nomen omen) un alleato. Al 96’ i toscani trovano il pari a Legnago e tolgono ai veneti la possibilità di portarsi a meno 4 dal Carpi.  Tra i biancorossi e la salvezza c’è sempre un punto da conquistare, se Legnago ed Arezzo faranno entrambe il pieno negli ultimi 180’, A salvezza acquisita il club dovrà fare i suoi ragionamenti, sia su questo gruppo che sul tecnico, richiamato in corsa ma sempre “separato in casa”, in particolare col ds Mussi, a sua volta non impeccabile nelle scelte di mercato. 

La partita

Sarà stato perl’appagamento, il cambio di modulo, il clima gardesano (per la verità stamattina a Salò pioveva), il pari dell’Arezzo giunto mentre i biancorossi si stavano preparando per scendere in campo a determinare un approccio del genere, chissà. Certo è che uno sconcertante Carpi si fa infilare per quattro volte in poco più di mezz’ora ed abbandona ogni velleità di tornare da Salò con qualche punto. Altro che playoff, altro che pruriti, altro che “devozioni” a questo o a quel Santo. Le montagne russe di un campionato decisamente al di sotto delle aspettative sono lì a certificare che, per quest’anno, può bastare così. Le “emozioni” sono state abbastanza. Per i tifosi più accesi, poi, pure il boccone amaro di tifare per il Modena (che non perda col Legnago.

I GOL – Pronti via, Carpi già sotto. Fofana e Venturi lasciano a Ceccarelli la possibilità di concludere, da dentro l’area, a botta sicura, nell’angolo fuori portata dall’esordiente Ricci. Timida la reazione (tutta in una “bicicletta” di Giovannini intercettata dai centrali verdazzurri), ma il raddoppio Feralpi è cosa fatta al 25’ ed è opera di Guerra, bravo nell’anticipo su Venturi sul primo palo. Il 3-0 al 33’, lo firma D’Orazio con un destro a giro precisissimo. E non è ancora finita. I gardesani calano il poker al 36’, con uno schema su calcio piazzato che chiama al tiro al volo Giani, palla nell’angolino e gara strachiusa.  Ripresa buona solo per completare il tabellino e consegnare alla storia un 6-1 che macchia la corsa salvezza di una squadra sì giovane, ma tremendamente imperfetta ed umorale. Come il suo condottiero. 

GOL: 2’ Ceccarelli, 25’ Guerra, 33’ D’Orazio, 36’ Giani; nel st 20’ Tulli,  27’ De Sena. 
FERALPISALO’ (4-3-1-2): De Lucia s.v., Bergonzi 6,5, Giani 7, Bacchetti 6,5 (32’ st Iotti s.v.), Brogni 6,5; Guidetti 7 , Carraro 7 (32’ st Pinardi s.v.), Scarsella 7; Ceccarelli 7,5 (12’ st Tulli 7); D’Orazio 7,5 (12’ st Petrucci), Guerra 7,5 (20’ st Miracoli). In panchina: Liverani, Magoni, , Legati, Hergheligiu, Farabergoli, Gavioli, Rizzo. All.: Pavanel 8. 
CARPI (3-3-1-3): Ricci 4; Gozzi 4, Venturi 4,5, Sabotic 5 (1’ st Llamas 5); Marcellusi 4 (25’ st Bellini s.v.), Fofana 4,5 Ghion 4,5; Ferretti 5 (1’ st De Sena 5,5); Giovannini 5, De Cenco 5 (27’ st Ceijas s.v.), Martorelli 4 (35’ Ercolani 4). In panchina: Pozzi, Eleuteri, Ferrieri, Varoli, Bayeye, Offidani, Ridzal. All.: Pochesci 4.   
ARBITRO: Sfira di Pordenone 7.

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