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Carpi-Hellas Verona 1-1 | Di Noia illude il Carpi, Matos lo riagguanta

Non basta un'ottima prova ai biancorossi, che sprecano troppo e pagano un solo errore

Il Carpi si morde le mani. Non basta giocare meglio del Verona, creare di più e soffrire pochissimo per tornare al successo. Finisce in parità (1-1) al “Cabassi” tra i biancorossi e gli scaligeri, come da recente tradizione e se cucire la classifica con un “punto” di sutura, stavolta Castori non può essere soddisfatto del risultato finale. All’appello mancano senza dubbio i due punti di un successo che Poli e compagni avrebbero costruito con tenacia, abnegazione, qualità e volume di gioco. Eppure in questa stagione, fin qui ricca di episodi negativi, basta poco per non raccogliere quanto seminato sul campo. Una dormita in difesa, con Pezzi che si perde Matos, appena entrato, ed i punti volano via, uno prende l’A22 e prende la strada di Verona e l’altro si disperde nell’aria di una stagione maledetta. A Castori resta la c onsolazione di una squadra viva, tornata ad esprimersi ad ottimi livelli dopo la sconcertante prestazione di Cittadella. Su tutti i centrocampisti: Coulibaly e Vitale hanno cucito e proposto, Di Noia ha pure fatto gol. 

Castori cambia modulo e si oppone al Verona di Grosso col modulo speculare, ovvero il 4-3-3, alzando Jelenic accanto a Marsura ed Arrighini. Si rivede Pezzi che si colloca a sinistra al posto di Rolando. Dei nuovi arrivi non ci sono Crociata e Rizzo, mentre si accomodano in panchina Mustacchio, Marcjanik e Cisse.  In mezzo al campo Vitale e Coulibaly, con Di Noia che rientra dalla squalifica.  Grosso, dal canto suo, fa fuori Marrone, Henderson e Matos, proponendo, a sorpresa, Empereur, Danzi e Lee, tre novità, una per ruolo. Di Carmine preferito a Pazzini,, tridente completato dal temuto ex Di Gaudio.  Proprio lui, Totò, rischia di dare subito un dispiacere agli ex compagni già al 6’, angolando troppo il destro sottomisura, con palla che sfiora il palo dopo un millimetrico assist di Zaccagni.  Prima fase del match appannaggio degli scaligeri, che fanno ruotare per bene la palla. Al 12’ discusso fischio arbitrale, che ferma per off-side Arrighini che invece scatta in maniera regolare. Buona opportunità per i biancorossi al 19’,  con l’azione che si sviluppa sulla fascia destra con una sgroppata di Jelenic con conseguente traversone sul quale arriva con un attimo di ritardo Sabbione.  Cresce il Carpi, al 26’ il Verona viene salvato da Silvestri in due circostanze consecutive su conclusioni ravvicinate di Coulibaly e Jelenic. Colombi, alla presenza ufficiale numero 101 in biancorosso, si oppone al 34’ ad un destro di Di Carmine da posizione “impossibile” ma carico di veleno.  Il Carpi passa in vantaggio sul finire del primo tempo. I biancorossi orchestrano una grande azione di ripartenza, che porta al tiro prima Jelenic (grande Silvestri in tuffo), ma poi ci pensa Di Noia a ribadire in rete.  

Novità nel Verona all’inizio della ripresa. Esce l’infortunato Dawidowicz, entra Faraoni che si colloca sull’out destro, capitan Bianchetti scala in posizione centrale. Gli scaligeri trovano il pareggio all11’: Matos, appena entrato trova il pareggio, approfittando di una grossa incertezza difensia della squadra di Castori. Colombi nell’occasione si infortuna, non ce la fa a continuare, tocca a Piscitelli. I biancorossi, che apparivano in totale controllo, dopo il pari e l’uscita del portiere titolare, soffrono la ritrovata verve dei giallobleu. Ma al 23’ fanno il pieno di sfortuna, con il neoentrato Concas, in campo da pochi secondi, che coglie la traversa con un bel destro dal limite. I biancorossi insistono e sfiorano il 2-1 con una conclusione di Di Noia che anticipa anche il suo compagno di squadra Poli, fallendo il bersaglio non di molto. La risposta dei veneti è in un potente sinistro di Luigi Vitale che va vicino a sua volta alla rete. A nove dal termine esce uno stremato Arrighini per far posto a Karamoko Cisse, al debutto in biancorosso, in prestito proprio dall’Hellas. Le due squadre sono molto stanche, ed arrivano nei minuti finali col serbatoio in riserva. Tuttavia è ancora la squadra di Castori a rendersi pericolosa al 41’, con un gran tiro di controbalzo di Concas, tutto solo in posizione centrale che esce dal palo a tanto così.  Lunghissimo il recupero, ben sette minuti. Brivido per gli infreddoliti tifosi del Cabassi, quando Lee al 49’ tira a lato, imitato da Danzi al 51’.  

GOL: 43’ Di Noia; st 11’ Matos. 
Carpi (4-3-3): Colombi 6 (15’ st Piscitelli 6); Pachonik 6, Sabbione 6,5 Poli 6, Pezzi 6; Coulibaly 6,5  M. Vitale 7, Di Noia 7; Jelenic 6,5, Arrighini 6,5 (36’ st Cisse).  Marsura 5,5 (22’ st Concas 6,5) A disp.: Suagher,  Marcjanik, Kresic, Rolando, asciuti, Piscitella, Mustacchio, Barnofsky, Vano. All.: Castori 6,5..
Hellas Verona (4-3-3):  Silvestri 7; Bianchetti 6, Dawidowicz 6 (1’ st Faraoni 6), Empereur 6, L. Vitale 6,5; Danzi 6, Colombatto 6, Zaccagni 5,5 (11’ st Matos 7); Lee 6, Di Carmine 6,5 Di Gaudio 6 (32’ st Tupta 6).  A disp.: L. Ferrari, Berardi,. Munari, Henderson, Marrone, Gustafson, Pazzini, Balkovec, Laribi. All.: Grosso 6   
ARBITRO: Ros di Pordenone 5,5 (Imperiale/Macaddino; quarto ufficiale Maggioni).
NOTE: terreno allentato, giornata rigida e piovosa. Spettatori 1904 (paganti 1001 + abbonati 903) Incasso di giornata 9062,60, quota abbonati 6585,02.  Ammoniti 20’ Dawidowicz, 44’ Pezzi, 45’ Sabbione; nel st 28’Danzi., 30’ Coulibaly.  Recupero 2’ pt, 8’ st.

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