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Carpi Pescara 1 - 2 | Sansovini e Bjarnason castigano i biancorossi

Vince 1-2 il Pescara. Tardivo il gol di Sabbione al 94'. Scivola nella ripresa la capolista al cospetto degli abruzzresi, miglior attacco del torneo. Clamoroso il gol fallito da Inglese nelle prime battute

Forse stordito dai troppi complimenti, dal troppo scontato “è già in serie A”, un Carpi meno intenso e preciso del solito, un tantino scarico ed impreciso, scivola per mano di un buon Pescara, di gran lunga la squadra più in forma della B. Un insuccesso tutt’altro che irrimediabile per i biancorossi, sempre saldamente in testa alla classifica, ma comunque un campanello d’allarme in vista di un ciclo di ferro, le due trasferte di Terni e Vicenza, prima del match col Bologna.  Castori avrà modo e tempo per lucidare la sua squadra, schiaffeggiata a domicilio da un Pescara che è pur sempre il miglior attacco del torneo e che rilancia la sua candidatura a posizioni di privilegio nei play-off. La classifica tuttavia sorride: al 92’ arriva il 3-3 dell’Entella che toglie due punti al Frosinone (inchiodato a meno 12), l’Avellino cade a Lanciano e resta a meno 10. Domenica tocca al Bologna nel derby col Modena, lunedì il Vicenza proverà a portarsi a meno 8 ospitando al “Menti” il Catania.    

Dopo un primo tempo a reti bianche, un’incredibile errore di Inglese solo davanti a Fiorillo (molto di più di un “rigore in movimento”), ed una serie di imprecisioni da ambo le parti, nella ripresa il Pescara ha servito due bocconi avvelenati mettendo le mani sulla partita. Verdetto che a conti fatti non fa una piega e che dà ragione, suo malgrado, a Castori che temeva tantissimo il potenziale offensivo a disposizione del collega Baroni. 
Castori rinuncia ancora a Mbakogu per la settima gara di fila. Fuori gli squalificati Romagnoli e Bianco, tocca Poli in difesa far coppia con Gagliolo, Inglese al centro dell’attacco con Molina e Di Gaudio sugli esterni. Porcari basso a controllare Sansovini. Baroni fa ricorso a quasi tutto il suo potenziale offensivo, con il recuperato Politano a dare una mano ora al centrocampo (dove c’è l’ex Memushaj, che è anche il capitano) ora alla coppia d’attacco, Sansovini-Melchiorri. 

IL MATCH - Il Pescara al 5’ scalda le mani a Gabriel con un destro di Politano ai venti metri, il portiere biancorosso. Ma al 9’ Inglese, liberato al tiro da un liscio di Zuparic, si trova a tu per tu con Fiorillo, lo supera ma si fa ipnotizzare dal portiere che gli sporca in angolo la conclusione. Molto equilibrio nel primo quarto d’ora. Gabriel al 17’ deve intervenire ancora su una bella rovesciata dal limite di Melchiorri. Pescara conferma la sua pericolosità offensiva.   Gli abruzzesi cincischiano in difesa, al 19’ un errato disimpegno di Salamon costringe ancora Fiorillo a metterci una pezza a colori per anticipare Inglese. Al 21’ bussa ancora il Carpi alla porta del gol. Di Gaudio si esibisce in un elegante slalom in piena area, quasi irridendo Salamon, ma spara alto poco fuori dall’area piccola. Gara ricca di sbavature, ma godibilissima. Al 28’ ottima idea di Inglese che libera in area Di Gaudio, il pallone si perde in una selva di gambe pescaresi. Stessa situazione al 35’ con il numero 11 di casa che quasi si intestardisce nel superare il “muro” davanti a Fiorillo. Occasione Pescara sul ribaltamento di fronte. Al 35’ Inglese prova a girarsi, guadagna solo un angolo. Il Carpi a testa bassa. Al 36’ Di Gaudio, sempre lui, si accentra ed accende il destro, sulla ribattuta arriva di gran carriera Porcari, respinto anche il suo destro. Nel finale di tempo i biancorossi mettono lì dietro il Pescara, ma senza arrivare mai ad una conclusione pulita. Anzi, al 45’, è la squadra di Baroni a farsi pericolosa. Calcio piazzato di Politano, colpo di testa di Salamon che sfila di poco lontano del palo sinistro di Gabriel.  
Nel secondo tempo al 20’ si fa vivo Memushaj sull’out destro, tiro-cross respinto da Gabriel che anticipa tutti.  Il Pescara passa in vantaggio al 7’ con Sansovini che blocca l’imbattibilità di Gabriel a 677’, naturalmente recuperi esclusi. Il Carpi si fa sorprendere da una bella discesa di Zampano che pesca Sansovini che trova la girata vincente.  Il Pescara segna la rete numero 52, diciannovesima se si prende in esame i primi quarti d’ora della ripresa.  Provano a raddrizzare la barca i ragazzi di Castori. C’è Lasagna al posto di Pasciuti ad affiancare Inglese. Ma immediatamente arriva la doccia fredda, col raddoppio abruzzese. Punizione di Politano, irrompe indisturbato Bjarnason che di testa infila nell’angolo.   Gara in ghiaccio, col Carpi paralizzato e biancazzurri in grado di gestire a piacimento un match messosi improvvisamente in discesa. Anzi, al 42’, c’è lo 0-3 fallito a due metri dalla linea bianca di Melchiorri dopo una discesa di Pasquato.  Proprio nel finale arriva il gol della bandiera con Sabbione che sfrutta un calcio piazzato di Porcari e dimezza lo svantaggio. Vale solo per gli almanacchi, comunque il calciatore genovese è il quattordicesimo effettivo di Castori a trovare la via della rete. Magra consolazione. 

GOL:  nel s.t al 7’ Sansovini, 18’ Bjarnason, 49’ Sabbione.  
CARPI (4-1-4-1): Gabriel;  Struna (35’ st Sabbione), Poli, Gagliolo, Letizia; Porcari; Molina (32’ st Gatto), Lollo, Pasciuti (15’ st Lasagna), Di Gaudio; Inglese. A disp.: Maurantonio, Modolo, Pasini, Pugliese, Palmieri, Laner. All. Castori.
PESCARA (4-4-2):  Fiorillo; Zampano F., Salamon, Zuparic, Rossi; Politano(21’ st Gessa), Brugman, Memushaj, Bjarnason;  Sansovini (32’ st Pasquato), Melchiorri (46’ st Pettinari). A disp.: Aresti, Fornasier, Pucino, Abecasis, Caprari,  Paolucci. All.: Baroni.  
ARBITRO:  Pezzuto di Lecce (Citro di Battipaglia/Gori di Arezzo, IV° ufficiale Rossi di Rovigo).  
Note: ammoniti Zampano, Sansovini, Memushaj, Pasciuti, Politano, Lollo, Struna, Rossi. 
Recupero 0’, 3’.

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