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Carpi - Virtus Verona 2-2 | Carpi, la beffa è servita a tempo scaduto

Non basta una doppietta di De Cenco. Al 95' un discusso rigore condanna i biancorossi ad un pareggio amarissimo

Finisce con Pochesci che rientra a passo svelto nel sottopassaggio urlando ai quattro venti: “E’ una vergogna! Ci giochiamo la vita, è una vergogna”. Al “Cabassi” finisce 2-2 e l’amarezza del tecnico romano è tutta per il rigore concesso alla Virtus Verona al 95’, nel ribaltamento dell’azione, e dopo che De Cenco, Bellini e Martorelli hanno giochicchiato e fallito malamente  il 3-1 nell’area di rigore avversaria. Il calcio è crudele, è stavolta il destino ha pugnalato alle spalle i biancorossi (che pure c’hanno messo del loro), cui è stato fischiato un rigore quantomeno discutibile (mani sì, mani no di Venturi?) che neanche le immagini riescono a chiarire e che sporcano la gara fino ad allora quasi perfetta della signora Ferrieri Caputi. 

Era quasi un match point salvezza, ed il Carpi si è visto “bruciare” nel finale “giallo” due punti che pesano tanto a questo punto della stagione. La zona play-out (Legnago, clamoroso 3-0 a Cesena) è a sole quattro lunghezze ed il calendario non promette niente di buono per i biancorossi nelle ultime cinque giornate. 

Ce l’aveva quasi fatta, la squadra di Pochesci, ad artigliare tre punti vitali per il suo campionato.  E’ vero, in maniera oltremodo episodica, ma sarebbero andati a premiare – per una volta – lo spirito di una squadra non perfetta, peccaminosa in alcuni frangenti, spesso in difficoltà, ma capace di venire a capo di un match “sporco” e complicato, contro un’avversaria che voleva a tutti i costi raggiungere i primi play-off della sua storia.  Prima del convulso finale. 

PARLANO IL DS ED IL TECNICO - A fine gara sfogo di Mussi (“Non esiste un rigore così, e neanche un recupero così! Sono avvelenato. Un rigore invisibile, ed al massimo di minuti dell’extratime erano quattro!”), mentre Pochesci, smaltita (apparentemente) la rabbia di una vittoria sfumata, analizza lucidamente il match: “Non commento più gli episodi e le decisioni arbitrali. E’ colpa nostra non aver chiuso il match, abbiamo fallito il match-point E’ questo il calcio, non avete ancora visto niente! Ho fiducia, la mia squadra può vincere contro chiunque, ci apprestiamo ad un finale di grande sofferenza”. 

LA PARTITA - Squalificato Sabotic, ancora out Mastour, fuori gioco Marcellusi, qualche problemino per Pozzi. Mini-rivoluzione per Pochesci nel disegnare, col consueto 3-4-1-2, la formazione da opporre alla Virtus Verona, già salva ma vogliosa di alzare l’asticella,  mentre i biancorossi si aspettano proprio da questa gara tre punti fondamentali per avvicinarsi a sua volta alla permanenza. Fresco rinuncia all’ex Arma, in ombra nell’ultima gara, pur vittoriosa, della squadra gialloblù.

Partenza incoraggiante per il Carpi che trova il vantaggio dopo 3’40” di gioco. Angolo di Ghion, Giacomel sfarfalla, De Cenco è lì a due passi dalla porta a schiacciare nella rete incustodita. Il Carpi torna a gridare “gol” dopo tre battute a vuoto e 288’ di astinenza. Per l’italo-brasiliano, prelevato in gennaio dalla Feralpisalò è la terza marcatura stagionale, dopo la doppietta al Ravenna del 17 gennaio scorso.  Il gol paradossalmente intimorisce i biancorossi, che patiscono i fraseggi della Virtus, perdono diversi palloni e si prendono altrettanti rischi.

I veneti si fanno pericolosissimi due volte, prima al 7’ e poi al 12’, quando Rossi è bravissimo a togliere dall’incrocio una sassata di Danieli. Al 27’ ci pensa ancora Rossi, dopo che la retroguardia biancorossa resta a guardare una bella iniziativa personale di Pittarello, che in mezzo a tre avversari riesce a scaricare verso la porta.  Ma il pareggio è nell’aria, e puntuale arriva un giro di lancette più tardi, Per Pittarello, tutto solo, è un gioco da ragazzi, mettere dentro di testa da tre metri.  Il pallino è in mano alla Virtus, sempre prima sul pallone, più determinata, che controlla a piacimento il match di fronte ad un Carpi in sofferenza. Poco dopo la mezz’ora timido tentativo di Varoli (31’), palla in angolo. Al 41’ Lomolino, dopo un discreto slalom, tira verso Giacomel, ma colpisce in faccia Pinto. Due minuti dopo senpre da sinistra arriva un buon pallone  per De Cenco, anticipato all’ultimo da Daffara. 

Ad inizio ripresa nessun cambio, Pochesci dà fiducia all’undici iniziale. La partita non offre spunti particolari, fino all’episodio che ne sposta l’inerzia. Spunto di Giovannini che sguscia via a Pinto e viene messo giù. Punizione di De Sen ache riesce, palla in mezzo, tacco di De Cenco, l’ultimo tocco è di Daffara che “anticipa” Gozzi ma batte Giacomel. Carpi avanti 2-1 in un momento difficile del match. Poco dopo che la Virtus si divori il 2-2, con Daffara che arriva a rimorchio ma spedisce fuori un pregevole assist di Danti. Finalmente Pochesci cambia le carte in tavola, toglie Eleuteri e De Sena (prestazione deludente) e in un modo o nell’altro sembra resistere.  Sette minuti di recupero, la lavagna del quarto uomo lampeggia. La beffa è dietro l’angolo: 94’,  De Cenco tutto solo in contropiede non conclude, poi prima Bellini, quindi Martorelli balbettano a due passi dalla porta e mancano di killer-instict. 95’, la signora Ferrieri Caputi va oltre e e vede quello che nessuno vede, ovvero un rigore per la Virtus, sanzionando un “mani” di Varoli. Danti è freddissimo e realizza il 2-2. Pochesci prende cappello, e si avvia verso il tunnel, urlando la sua rabbia. Gubbio, Matelica in casa, Salò, Padova in casa e Ravenna. Contro questi avversari dovranno arrivare i punti salvezza per il suo Carpi.   

GOL: 4’ De Cenco, 28’ Pittarello; nel s.t. 21’ De Cenco, 50’ (rig.) Danti. 
CARPI (3-4-1-2). Rossi 7; Gozzi 7, Venturi 6,5,  Varoli 6,5; Eleuteri 5 (28’ st Bayeye 6), Fofana 6,5, Ghion 5,5 (28’ st Ceijas 6), Lomolino 6 (32’ st Ercolani 6); Giovannini 6,5 (40’ st Martorelli 5) ; De Cenco 6, De Sena 5,5 (29’ st Bellini 5,5)
In panchina: Pozzi, Llamas, Offidani, Motoc, Tripoli, Ferretti, Ridzal. All.: Pochesci 6.
VIRTUS VERONA: Giacomel 5; Pinto 6 (30’ st Marcandella s.v.), Pellacani 6, Visentin 6, Daffara 6,5; Lonardi 6 (30’ st Del Carro), Cazzola 6, Danieli 6,5 (30’ st De Rigo s.v. ); Danti 6; Carlevaris 5,5  (16’ st Arma 6), Pittarello 7. 
In panchina: Chiesa, Mazzei, Pessot, Bridi, Amadio, De Rigo, Bentivoglio, Mazzolo. All.: Fresco 6,5. 
ARBITRO: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno 5,5 (assistenti Piatti e Lipari, quarto ufficiale Casalini).
Note: ammoniti Visentin, Danti, Pinto, Cazzola, Ercolani, Bayeye  Recupero 2’, 7’.

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