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Sassuolo, Barbieri: "Città offesa da ingiustizie arbitrali"

Non è solo una questione sportiva, secondo l'Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo: chi fa un torto o danneggia i neroverdi, danneggia in realtà tutta la città. Dopo Crotone Sassuolo, l'Assessore Barbieri alza la voce

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Danneggiare la Società Sportiva Sassuolo Calcio, significa  prendere in giro tutta la nostra città, per questo mi sono sentito di esternare il mio malumore con la certezza di rappresentare l'arrabbiatura di tutti gli sportivi di Sassuolo. Infatti siamo vittime di decisioni arbitrali che da anni ci danneggiano sotto ogni punto di vista, anche un cieco avrebbe visto che la partita di Crotone non doveva e non poteva essere giocata causa l'impraticabilità del campo, poi il gol annullato a Masucci ha fatto il resto: ho avuto l'impressione che l'arbitro non abbia avuto il coraggio di far continuare l'azione e se un arbitro non ha coraggio forse dovrebbe cambiare mestiere".

"Da tempo mi sembra che stiamo assistendo ad una vero e proprio accanimento nei nostri confronti e non ci sentiamo tutelati da nessuno, non si può competere in un campionato nazionale di serie B contro avversarie forti e arbitri contro. In passato abbiamo assistito ad episodi tali che hanno compromesso non solo il risultato sportivo di una gara ma addirittura le sorti di un intero campionato. L'ultimo episodio di Crotone non vorrei fosse l'inizio di un film già visto dove nei momenti decisivi lo zampino dell'arbitro ha determinato certi risultati".

"Episodi che fanno cadere la voglia di fare sport specie quando i sacrifici sono tali da non valere la candela, spero che questo mio sfogo arrivi negli uffici federali competenti con l'augurio che in futuro ci sia più giustizia, noi non vogliamo favori da nessuno ma chiediamo solamente che non siano gli arbitri a decidere i risultati. Un altra cosa che non capirò mai è il caso Pavoletti, se il calciatore è colpevole di aver fatto uso di sostanze dopanti senza giustificato motivo è giusto squalificarlo, non vorrei però che tra un mese risultasse innocente con assoluzione piena creando così un  ulteriore danno alla Società per non aver potuto utilizzare il calciatore per lungo tempo”.

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