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Ribaltone a Carpi: via Pochesci, ecco Foschi

Dopo Morrone, esonerato anche il tecnico scelto dall’ex direttore generale. Il presidente Mantovani: “Venuta meno la condivisione degli obiettivi e le modalità del loro perseguimento”

Il silenzio del tecnico dopo la sconfitta di Macerata era già un indizio che qualcosa non andava. Ieri sera, intorno alle 20.30, la nota ufficiale. Sandro Pochesci sollevato dall’incarico, insieme a tutto il suo staff (Coraggio, Spadafora, Cofano e Persico), con tanto di “sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto e l’augurio di un vincente prosieguo di carriera”. Poco più di due ore dopo l’annuncio del sostituto, Luciano Foschi, classe 67, ultima squadra allenata il Ravenna.  Insieme al nuovo allenatore arrivano il “secondo” Marcello Montanari ed il preparatore atletico David Morelli. Resta del vecchio staff solo Fabio Venturini, allenatore dei portieri. 

A Carpi insomma quest’anno non passa settimana che non ci sia una “sorpresa”, covid compreso. 

L’esonero di Pochesci, tuttavia, non è figlio di una sconfitta, sia pure brutta, come quella rimediata per mano del Matelica. Già covava evidentemente sotto la cenere, dopo l’allontanamento della scorsa settimana, del direttore generale Alfonso Morrone, ovvero dall’uomo che aveva scelto Pochesci nell’ormai “lontanissimo” agosto 2020. Spiega, in maniera “burocratica”, la scelta il presidente Mantovani in una nota diffusa nella serata di ieri, in cui si “rigetta completamente la tesi di una società polveriera, priva di una linea programmatica. Vi è una forte armonia e piena condivisione di intenti fra tutti i soci. Le scelte prese, seppur dolorose, vanno inquadrate in un’ottica di un consolidamento necessario , con al centro il bene del Carpi”.

Una doverosa difesa d’ufficio, è prassi in questi casi. Resta alla base, però, un disaccordo profondo sulle linee programmatiche del calcio mercato, sul come operare in questa sessione (la cessione di Biasci, finito al Padova dopo essere stato promesso al Perugia) tra le varie componenti del club. Vince la linea Mantovani (e del vice Federico Marcellusi, maggior azionista del club), resta in sella il direttore sportivo Mussi (il terzo della stagione, dopo Signorelli e lo stesso Morrone), si resta “vigili sul mercato”, dice Mantovani che sottolinea inoltre come "la stima nei confronti del Direttore Morrone e di mister Pochesci sia stata e sia tuttora totale". Ad essere venuta meno è stata la condivisione degli obiettivi e le modalità del loro perseguimento”.

Basta fare un giro sui social per capire come questa decisione non sia per nulla popolare e lo stesso presidente ne è consapevole, visto che ne fa riferimento nella nota: “Siamo pienamente consapevoli di come le scelte prese, che hanno portato un profondo rinnovamento a campionato in corso, possano portare la tifoseria e la piazza a porsi degli interrogativi. 

Pochesci, anche perché ha un contratto fino al 2022, si limita a dire “grazie alla città di Carpi, al sindaco Alberto mio primo tifoso, ed ai tifosi; un forte abbraccio naturalmente alla mia banda di ragazzini. Mi avete stupito partita dopo partita, vi voglio bene ragazzi, forza Carpi”.  Intanto, c’è una partita difficilissima da preparare, quella esterna con la Sambenedettese al “Riviera delle Palme”….

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