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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Eurocross, il freddo slovacco congela i sogni di medaglia dei nostri azzurri

Colombini nella top 20 d’Europa tra gli under 23. Casolari, gran staffetta. Nel complesso una prova non entusiasmante per la delgazione pavullese

È una fredda mattina all’ippodromo di Samorin dove scendono nei prati i protagonisti dei campionati europei di corsa campestre edizione 2017. Il sole brilla nell’impianto sportivo della città ma la temperatura rimane rigida per tutta la mattina. L’Italia fatica a trovare medaglie che nelle passate edizioni erano arrivate con meno difficoltà.
I prati si tingono subito da azzurro con la formazione under 20 femminile che conquista nella prima gara di giornata la medaglia d’argento per team. Sarà questa l’unica medaglia di squadra che la bandiera tricolore riporterà in Italia.

Santi: trentesimo posto. Non c’è due senza tre per Christine Santi al suo terzo europeo nella categoria Under 23. Poche emozioni in una gara dove le azzurre faticano ad uscire da metà gruppo. Christine non trova la gamba giusta e conclude al trentesimo posto, in una gara dove l’obiettivo era dieci posizioni più avanti.
“Ho dato tutto in questa gara – ha commentato Christine-  anche se speravo che la mia terza partecipazione agli europei portasse un risultato migliore. Dopo una stagione di alti e bassi sono contenta di aver onorato la maglia azzurra dando il meglio di me oggi.”

Under 23: Colombini nella top 20. Il sole batte forte a metà mattina quando a scendere in pista sono gli Under 23, ma la temperatura resta sotto zero. La formazione italiana può contare su alcuni atleti come Crippa e Chiappinelli tante volte medagliati in manifestazioni continentali e sulla buona condizione dei nostri Colombini e Giacobazzi. Partono male gli azzurri che dopo 1 km si trovano ancora nelle retrovie della corsa ma la gara è ancora molto lunga e da qui parte la lunga rimonta azzurra. Il primo a lanciarsi è Pietro Riva che rimonta il gruppo di testa e vi resta sino a metà gara quando poi le energie iniziano a scarseggiare e il piemontese perde posizioni. La rimonta perfetta la disegna Crippa che nel finale di gara attacca per la medaglia d’oro e solo i due francesi rispondono cercando l’inseguimento e raggiungendolo a pochi metri da rettilineo finale dove lo supereranno andando a vincere oro e argento. Simone Colombini fa una bella gara in rimonta seguendo il compagno azzurro Chiappinelli e si portano nel gruppo dei primi 30. Peccato che a due giri dal termine il gruppo dei primi quindici si distacchi da loro e Simone trova lo spunto finale per agguantare la diciannovesima posizione, secondo degli azzurri. Alessandro Giacobazzi reduce da una caduta iniziale ci mette un po’ a rientrare a metà del gruppo e non trova mai lo spunto decisivo per risalire posizioni importanti perdendo la ruota di Colombini. Sicuramente non una gara delle migliori in stagione. Gli azzurri rimangono così ai piedi del podio con il bronzo di Crippa,  il 19° posto di Colombini ed il 39° posto di Giacobazzi giungendo quinti nella classifica per team.
“Una gara e un’esperienza molto positiva – ha detto Colombini­­- sonomolto soddisfatto di come ho condotto la gara che è stata una bella progressione che mi ha portato in una ottima posizione finale. Peccato per la partenza perché prima dello sparo siamo stati per molto tempo fermi ed il freddo era davvero incisivo e le gambe per i primi due giri di gara faticavano a girare come volevo”.

“Ho fatto meno fatica a correre la maratona – ha commentato Giacobazzi-  oggi è stata una gara davvero veloce. Siamo partiti un po’ piano ed all’inizio  sono caduto ma questa non può essere una giustificazione. Mi sono rialzato e riaccodato al gruppo iniziando una lenta rimonta che mi ha portato a metà del gruppo poi non sono più riuscito a risalire posizioni.”

Casolari rimonta doc in staffetta. A concludere la manifestazione è stata una staffetta 4 × 1 giro, con il percorso di 1500 m disegnato dall’organizzazione che si è rivelato davvero molto veloce in una gara con pochi atleti rispetto alla confusione delle gare precedenti. Da subito l’Italia si piazza in nona posizione con la frazione Elena Bello che porta l’Italia in posizioni lontane dal podio, poi prende il testimone l’azzurro Mohamed Abdikadar che riporta l’Italia all’ottavo posto. Ma è Chiara Casolari che prende le redini della formazione e con tutta la benzina che ha, rimonta sino al quinto posto. Infine Lorenzo Pilati cede una posizione con l’Italia che conclude al sesto posto.

“Sono davvero soddisfatta – ha detto la Casolari – perché sono riuscita a rimontare portando l’Italia ad un momentaneo quinto posto. È stata una esperienza davvero bella anche per chi come me non fa dei cross la sua disciplina preferita.”

Pavullo in corsa e tra gli spalti. Tanto a Pavullo anche negli spalti di Samorin con bandiere azzurre e striscioni a sostenere i quattro ragazzi ed il loro tecnico Mauro Bazzani. Un pizzico di rammarico si legge negli occhi di Alessandro Giacobazzi che ci teneva a fare ancora meglio di fronte ai sostenitori accorsi fino in Slovacchia. Torneranno a Pavullo domani gli azzurrini, con la consapevolezza di voler tornare a vestire al più presto questa maglia azzurra che tanto orgoglio da negli atleti che l’avessero. Si tornerà a correre nei prati di Italia con le due campestri regionali di selezione per i campionati italiani del prossimo marzo.

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