Festa dell’Endurance e mondiali di mezza maratona, La Fratellanza porta a casa successi
Weekend di sfide per la Fratellanza tra la “Festa dell’Endurance” e i Mondiali mezza maratona. Un titolo di campione italiano, bronzi e record personali
Weekend di sfide per la Fratellanza tra la “Festa dell’Endurance” e i Mondiali mezza maratona.
Dopo le prime battute di Padova, dove sono stati assegnati i titoli di velocità, concorsi e mezzofondo veloce è stata la volta di Vittorio Veneto dove si sono assegnati i titoli assoluti sui 10.000. A Modena questo weekend in scena la “Festa dell’Endurance” in cui a contendersi il titolo italiano sono i mezzofondisti ed i marciatori.
Festa dell’Endurance
Nella prima gara in programma, i 1500 metri Allievi, il giovane mezzofondista Alessandro Pasquinucci allenato al Campo Scuola da Tiberio Muracchini sapeva di avere buone carte da giocare. Dopo i primi metri di gara l’andatura ha subito un calo generale, ma a spingere sull’acceleratore è stata la coda del gruppo che ha visto risalire in terza corsia il portacolori gialloblu. Dopo il passaggio ai mille metri in 2’47” Pasquinucci ha messo la freccia trovandosi spalla a spalla con Thomas Serafini. I due atleti classe 2003 hanno battagliato fino a 200 metri dal traguardo quando l’atleta di casa Fratellanza ha decisamente cambiato marcia iniziando a prendere vantaggio sugli inseguitori. Ha chiuso in 4’01”56 con un secondo di vantaggio sugli avversari. Nessun atleta delle serie successive ha saputo fare meglio di Alessandro che ha così conquistato il titolo di campione italiano.
Pochi minuti dopo Giulia Cordazzo ha preso parte alla prima serie delle tre in programma nella categoria Junior femminile. Le atlete, tutte con accrediti molto vicini tra di loro, hanno dato vita ad una gara avvincente che si è decisa negli ultimi 80 metri. A dare il ritmo per tutta la durata della prova è stata la Favalli della Free-zone che sul traguardo ha dovuto cedere la medaglia d’oro all’avversaria Marta Durante di Ponzano, protagonista di una volata vincente. La Cordazzo ha condotto una gara coraggiosa, sempre pronta ad incalzare il ritmo delle due ragazze in testa e mantenendo sempre salda la terza posizione, tentando poi a 200 metri dall’arrivo di incrementare il ritmo. La volata sull’ultimo rettilineo l’ha portata a chiudere con il crono di 4’32”19 che le è valso la medaglia di bronzo.
Bene anche la compagna di squadra Francesca Vercalli che ha preso parte alla seconda serie trovando la diciottesima piazza nella classifica finale in 4’59”40. Nella gara Promesse Margot Basile ha preso parte alla terza serie trovando la quinta piazza in 4’41”83 che le è valsa il dodicesimo posto nella classifica finale di categoria.
Nella gara assoluta femminile la promessa Chiara Bazzani ha avuto a che fare con le migliori italiane sulla distanza vale a dire le assolute Merlo, che sarà poi la vincitrice della gara, Oggioni e Mattuzzi che hanno preso fin da subito il largo. A trovare il ritmo qualche metro più indietro c’erano le due promesse Linda Palumbo e Chiara Bazzani, con la prima che nel corso della gara ha aumentato il distacco conquistando il titolo italiano Under 23 con 10’30”46. Vice campionessa italiana la pavullese della Fratellanza che con il crono di 10’53”67 si ritiene soddisfatta del piazzamento, ma non del tutto assecondata dal crono lei che dieci giorni fa si era decisamente migliorata sui 1500 metri nel meeting di autunno di Imola e si aspettava qualcosa di meglio anche dall’ultimo 3000 metri siepi della stagione.
Nella gara maschile l’altro pavullese Davide Rossi ha preso parte alla seconda serie dove inizialmente ha dettato il ritmo, scivolando poi nel corso dei tre chilometri al quarto posto in batteria per il decimo posto finale nella classifica Promesse con il crono di 9’29”73. La prima batteria è stata uno spettacolo per il pubblico grazie al duello tra i gemelli Zoghlami che hanno dato vita ad una gara avvincente in cui ad avere la meglio è stato Ala con 8’26”22 su Osama. Terzo posto per Feletto.
Negli Junior Gian Marco Ronchetti ha preso parte alla seconda delle due serie in programma. La prima serie ha visto sfidarsi i migliori d’Italia con la vittoria di Gasmi che diventa il nuovo campione italiano 2020. Nella seconda serie Ronchetti ha preso fin dalle prime battute di gara il comando dettando il passo agli avversari, poi nel corso dei tre chilometri si è susseguito un tira e molla che ha portato il gialloblu prima in terza posizione e poi a scivolare in quarta piazza con il crono di 9’55”00, un miglioramento di oltre otto secondi del suo record personale che gli è valso il tredicesimo posto finale.
Mondiali mezza maratona
Sembrava impossibile farcela ma alla fine nonostante l’annata travagliata i campionati mondiali di mezza maratona si sono svolti dopo che, in origine, sarebbero stati in programma in primavera prima del rinvio causa le norme restrittive anti-Covid.
Atlete e atleti in gara sulla riva del mar Baltico in un circuito di 5440 metri da ripetere interamente per tre volte prima di un quarto giro in cui il percorso devia in direzione mare per raggiungere il traguardo posizionato sulla spiaggia.
La vittoria della gara è andata alla favorita Peres Jepchirchir, keniana, che ha vinto il titolo con il nuovo record del mondo di 1h05’16”. Oltre a Cascavilla la pattuglia italiana si presentava con Giovanna Epis, Valeria Straneo, Federica Sugamiele ed Elisa Stefani. Percorso caratterizzato da una lunga salita quello ideato dagli organizzatori, con una mattinata ventosa ed una temperatura piuttosto fresca in avvio di gara che ha comunque portato tante atlete a siglare il proprio personal best tra cui, appunto, anche la Cascavilla che sin dalla partenza ha impostato il suo ritmo senza curarsi più di tanto delle rivali.
Come da programmi la pattuglia africana ha di fatto monopolizzato i vertici della classifica, con l’atleta gialloblù transitata ai cinque chilometri con il tempo di 17’02”, ai 10 in 34’13”, ai 15 in 51’39” per poi chiudere in 1h13’01”, vale a dire quattro secondi in meno di quanto realizzato in occasione dei campionati italiani.
Buone le sensazioni nella prima metà di gara poi dal dodicesimo chilometro la Cascavilla ha iniziato ad accusare dolore ad un dito del piede destro che l’ha accompagnata fino al traguardo insieme ad altri fastidi al fianco che si sono presentati al diciottesimo ed al ventesimo chilometro. Il crono finale come detto è sì il personale, ma lascia l’amaro in bocca alla pugliese che voleva a tutti i costi scendere sotto l’ora e tredici.
La seconda giornata della Festa dell’Endurance è partita di primo mattino con le gare in scena contemporaneamente sia sul campo che nella zona antistante in Viale Autodromo dove si è disputata la marcia.
3000 metri Allievi
Dopo il successo sui 1500 metri arriva anche il bronzo nei 3000 metri a completare il weekend di grandi risultati del giovane mezzofondista gialloblu Alessandro Pasquinucci. Nelle tre serie in programma il portacolori della Fratellanza si è trovato a partire in seconda ed ha saputo giocare di testa e cuore. In prima serie i suoi colleghi che vantavano accrediti migliori hanno impostato una gara tattica su ritmi regolari mettendo in scena un ultimo chilometro molto veloce che ha portato Andrea Ribatti a vincere in 8’44”75. Anche il gialloblu Pasquinucci a 300 metri dal traguardo, acclamato da tifosi e dal tecnico Tiberio Muracchini, ha incrementato il ritmo dando vita ad una notevole progressione che lo ha portato a chiudere la gara in 8’44”54.
La seconda serie ha letteralmente scalzato la prima dal podio andando ad occupare tutte e tre le piazze. Sicuramente l’età e un po’ di mancata esperienza sono stati decisivi nel dettare la classifica finale di questa gara che vede comunque ancora una volta il giovane mezzofondista modenese salire sul podio e mettere al collo un’altra medaglia, questa volta di bronzo.
In gara per la categoria Junior anche Gian Marco Ronchetti che ha corso in seconda serie riuscendo a limare il record personale di un secondo, portandolo a 9’12”36, chiudendo così al diciottesimo posto finale.
Marcia, Palmisano al record italiano
La giornata di domenica resterà nella storia della marcia dell’atletica italiana e non solo. La pluripremiata e terza al mondo lo scorso anno a Doha Antonella Palmisano ha scritto la storia nel tracciato di un chilometro disegnato dalla Fratellanza nella zona antistante il Campo Comunale in Viale Autodromo. Le marciatrici hanno percorso dieci volte il tracciato e la Palmisano, coi colori delle Fiamme Gialle, ha fin da subito impostato una gara su ritmi serrati per concludere in 41’28” siglando un nuovo record italiano, abbattendo il precedente di 41’38” che resisteva dal 1997.
Nella gara senior maschile Cesare Cozza il portacolori della Fratellanza ha conquistato la diciassettesima piazza in 45’37”. La Fratellanza femminile ha schierato la sua marciatrice nella gara Allieve dove Letizia Gavioli, allenata da Martina Ferrari, ha saputo marciare forte nella gara giusta. Dopo una partenza in sordina, usata per studiare le avversarie, nelle fasi finali di gara la gialloblu ha cambiato passo riuscendo a guadagnare qualche posizione facendo siglare un ottimo 26’05” che le è valso il primato personale di oltre un minuto e la sesta piazza, riuscendo così a ricevere una medaglia e la consacrazione del risultato al di sotto dell’arco di partenza che al momento di ogni cerimoniale vedeva le migliori chiamate alle premiazioni per il cerimoniale.
5000 metri
Le gare assolute sui dodici giri e mezzo di pista sono state avvincenti e combattute. I gialloblu hanno fatto capolino nella gara assoluta con Alessandro Giacobazzi, che vestiva la tenuta del C.S. Aeronautica, ma utile a portare punti per la classifica di società complessiva. Il pavullese ha concluso la gara in 14’32”56 per la quindicesima piazza. Nella gara femminile impegnata anche Alice Sgarbi che ha chiuso con 20’46”47 nella categoria Promesse.
Classifica di società
La classifica finale di società ha visto la squadra maschile della Fratellanza conquistare il terzo posto tra gli assoluti con 12623 punti, alle spalle di CUS Palermo con 12650 punti. A vincere lo scudetto l’Athletic Club 96 di Alperia con 12909 punti. Il commento tecnico è positivo, la Fratellanza ha saputo difendersi al meglio in un’annata dove nulla era da dare per scontato. Inoltre a livello assoluto sono mancati alcuni risultati che avrebbero sicuramente fatto conquistare ai gialloblu altri punti preziosi per la scalata della classifica. Il Trofeo dell’Endurance ha visto la Fratellanza al quinto posto della classifica stilata considerando solo le gare della due giorni di Modena.
Al femminile, invece, il podio è stato sfiorato dalle gialloblu che con 11777 punti restano al quarto posto. Il titolo è andato all’Atl. Bergamo con 13845 punti, secondo il CUS Pro Patria Milano con 13379 punti, terza la Bracco Atletica con 12599 punti. Anche in questo caso aver fuori dai giochi alcune delle migliori atlete gara, tra cui Maria Chiara Cascavilla impegnata ai Mondiali di mezza maratona, ha penalizzato il piazzamento finale che comunque ha visto la Fratellanza essere la quarta miglior società d’Italia. Analizzando i risultanti legati al solo trofeo dell’Endurance la Fratellanza ha totalizzato 2566 punti piazzandosi undicesima. Prima piazza per il CUS Torino.
Le singole categorie
La classifica Junior/Promesse ha visto la formazione maschile gialloblu conquistare la quinta piazza con il punteggio finale di 11211 punti. A vincere lo Scudetto Under 23 è stata l’Atl. Bergamo 1959 Oriocenter e a precedere la Fratellanza al quarto posto il CUS Parma. Secondo posto, invece, per l’Atl. Vicentina, terza la Studentesca Miliardi di Rieti. Nella classifica del Trofeo dell’Endurance la Fratellanza ha ottenuto il dodicesimo posto con il punteggio di 2262 punti, il titolo del Trofeo dell’Endurance Under 23 è andato all’Atl. Bergamo.
A livello femminile le Under 23 geminiane hanno conquistato la terza piazza a livello nazionale con un bottino di 12248 punti, il titolo è andato alla Bracco con 12881 punti e seconda l’Atl. Metallurg. San Marco con 12744 punti. Analizzando soltanto la due giorni di Modena la Fratellanza femminile Under 23 è riuscita a conquistare 3326 punti utili a raggiungere la quinta piazza nella classifica apposita.
Nella categoria Allieve le gialloblu hanno totalizzato 5973 punti utili a piazzare la Fratellanza al dodicesimo posto nella classifica finale di società che ha visto vincere lo Scudetto Under 18 alla Atl. Studentesca Milardi di Rieti con 11723 punti. Considerando il solo Trofeo dell’Endurance le Allieve hanno totalizzato 807 punti piazzandosi al quarantesimo posto.
Nella categoria Allievi la Fratellanza si deve accontentare di un trentaduesimo dovuto alla mancanza di molti atleti gara, nonostante le ottime prestazioni nel mezzofondo fatte registrare in questi due giorni che vedono la società all’ottavo posto nella classifica della due giorni di Modena. Gran parte di questo risultato è opera di Pasquinucci.
Marcia
Nel Cds maschile assoluto quattordicesima piazza per la Fratellanza con 24 punti, dodicesimo posto tra le Allieve, invece, con 35 punti.
Discorso a parte per la Coppa Italia, che vede gli atleti militari portare punti alla squadra militare e non alla vecchia società di appartenenza. Nonostante ciò la Fratellanza ha comunque saputo trovare spazio anche tra società con atleti alto spessore tecnico e con competizioni alle spalle che danno al singolo atleta un grosso bagaglio di esperienza. La Fratellanza in questa classifica ha saputo distinguersi al femminile dove ha raggiunto la sesta piazza grazie ai 60 punti conquistati. La Coppa Italia femminile è stata vinta dal C.S. Carabinieri con 130 punti. Al maschile la compagine gialloblu ha conquistato l’ottavo piazzamento con 43,5 punti nella classifica che ha visto primeggiare il C.S. Aeronautica Militare.