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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coppa Europa di cross, Fratellanza settima in campo continentale

La Fratellanza è settima in Europa. Grande successo quello siglato dalle junior giallo-blu in occasione della Coppa Europa per club ad Albuifeira. “La Fratellanza è tra le sette squadre più forti d’Europa” sottolinea l’accompagnatore Andrea Baruffaldi, che ha seguito da vicino le gare sostenendo le atlete dalla partenza al traguardo.

La Fratellanza non è alle prime esperienze con questa prestigiosa manifestazione, che è accessibile ai vincitori dello scudetto in occasione della festa del cross. A Gubbio nel 2018 le Junior vinsero la classifica a squadre, trainate dalla fortissima Martina Cornia che fu seconda al traguardo lo scorso marzo. La storia recente della Fratellanza alla Coppa Europa per Club è iniziata qualche anno fa quando furono sempre le Junior, accompagnate da Gianni Ferraguti, a correre in Spagna. Nel 2015 invece la squadra pavullese seguita da Mauro Bazzani mise al collo la medaglia di bronzo in quel di Guadalajara e oggi un ottimo settimo posto.

La giornata soleggiata di domenica, con una temperatura attorno ai 10/12 gradi e un po’ di vento proveniente dall’Oceano hanno solo contribuito ad alleviare la dura prova a livello tecnico che hanno dovuto affrontare le quattro Junior della Fratellanza. I crossisti hanno avuto a che vedere con un tracciato molto tecnico, adatto agli specialisti della disciplina. Il percorso, senza tratti pianeggianti, presentava due rettilinei da 250 metri e 5 ostacoli artificiali. In pratica tutto ciò che serve a creare le condizioni per una gara avvincente.

A guidare le junior giallo-blu non poteva mancare Martina Cornia, vice campionessa italiana di cross e campionessa italiana dei 10 km su strada e dei 3000 metri in pista. Con lei Bernadette Pulpito, Chiara Tognin e Chiara De Giovanni.

La partenza della squadra della Fratellanza dal box n°15 è stata favorevole essendo uno dei più esterni e in linea con la prima traiettoria. Dopo 300 metri sostenuti le atlete hanno notevolmente abbassato il ritmo impostando una gara tattica. Martina Cornia non ha accolto lo spunto delle avversarie: “La gara tattica non è il mio forte, ho preferito andare avanti per i fatti miei e tirare”. Gesto sinonimo di una certa maturità agonistica della modenese che ha iniziato a sfoltire il gruppo di testa facendo selezione, riducendo la testa della gara a solo sei atlete. Al secondo giro la turca Emine Akbingol, già terza all’Eurocross di Tillburg lo scorso dicembre, ha preso il comando della gara incrementando il ritmo. La Cornia, un po’ più cauta, ha lasciato qualche metro di vantaggio alle avversarie chiudendo in progressione gli ultimi 600 metri di gara che ha concluso al quarto posto finale con 15’17, arrivando a soli 10” dalla prima classificata. Molto bene anche il 24esimo posto di Bernadette Pulpito in 16’34”, a seguire 40esima Chiara Tognin 17’19”, 49esima Chiara De Giovanni 17’43”, per uno score finale di 117 punti. “Questa è stata una delle gare più belle di sempre, abbiamo dato il massimo per difendere al meglio i colori della Fratellanza” hanno raccontato in coro le ragazze, entusiaste dell’esperienza affrontata.

Campionati italiani Indoor Junior/Promesse

La Fratellanza non ha ottenuto podi nelle gare disputate, ma quarti posti che lasciano amaro in bocca, seppur contornati da prestazioni che dal punto di vista tecnico dimostrano il buon lavoro fatto nella preparazione invernale. Nel salto triplo promesse sfuma davanti agli occhi di Costanza Gavioli la possibilità di salire sul podio. La triplista giallo-blu, quarta nella classifica ufficiosa prima dell’ultima prova ha trovato al sesto salto la buona misura di 12,42 metri portandosi in testa alla gara e vedendo suo per pochi istanti il titolo italiano. Dopo di lei hanno saltato anche le avversarie segnando rispettivamente 1,2 e 8 centimetri più della Gavioli che nella classifica finale resta ai piedi del podio nella gara vinta dalla Giuliante con 12,50 metri fatto all’ultima prova. 
Stessa beffarda sorte per la staffetta 4x1 Juniores donne. Il quartetto formato da Conciliano, Martignani, Ferracuti e Pini ha chiuso ai piedi del podio per soli 36 centesimi di secondo.

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