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Il Tribunale nazionale antidoping appoggia la FCI: Riccò sospeso

Il TNA, dopo aver valutato la richiesta dell'Ufficio di Procura antidoping e dopo aver preso coscienza del provvedimento emanato dalla Federazione Ciclistica Italiana, ha deciso di sospendere l'atleta da qualsiasi attività sportiva

C’era da aspettarselo da un giorno all’altro e il giorno è arrivato: Riccardo Riccò è stato sospeso dal Tribunale nazionale antidoping secondo la normativa antidoping sull’uso e tentato uso di metodi proibiti. Il Tna ha accolto dunque la richiesta presentata dall’Ufficio di Procura antidoping.

Appena due giorni fa il Cobra era stato sospeso dalla FCI “a difesa della sua salute”, provvedimento condivisibile ma valevole solo per il territorio nazionale.

La decisione del Tna, invece, vale in tutto il mondo e preclude all’atleta la possibilità di poter gareggiare in qualsiasi competizione internazionale.

Riccò dovrà dunque dire addio al Giro di Serbia, competizione alla quale avrebbe dovuto prendere parte con la nuova maglia del team Meridiana a partire dal prossimo lunedì con la speranza di rilanciarsi nel ciclismo ad alti livelli.

 

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