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Campionati Italiani Assoluti di atletica, due bronzi per Quaglieri e Lukudo

Prime due giornate intense, ma già con ottimi risultati per i colori della Fratellanza ai campionati italiani assoluti di Padova. Tanta emozione e desiderio di realizzare buoni piazzamenti erano nell’animo di tutti gli atleti in gara, in un anno così strano e travagliato che ha visto ognuno modificare i tempi ed i modi di preparazione, ma non sono mancate ottime prestazioni tecniche e record nazionali migliorati.

Prove multiple, Quaglieri di bronzo

Tra i risultati che rimarranno maggiormente impressi in tutta la tre giorni c’è sicuramente quello di Lucia Quaglieri (in foto) nell’Eptathlon, che ha chiuso sul terzo gradino del podio con 5073 punti alle spalle di Sveva Gerevini e della Junior Sara Chiariatti.

Le gare della mattinata di ieri hanno visto la Quaglieri trovare il secondo tempo nei 100 metri ostacoli, prima prova assoluta in programma, con il tempo di 14”70. Più difficoltà nel salto in alto con due errori a 1,53 metri, riuscendo poi a valicare la misura al terzo tentativo. La terza prova in programma è stato il lancio del peso dove Lucia ha saputo ben difendersi riuscendo a piazzare un buon terzo lancio a 11,58 metri. La prima giornata si è poi chiusa con i 200 metri completati in 26”69, trovando il secondo posto della seconda serie per un quarto posto provvisorio con 2908 punti. Nella giornata di oggi, infine, quinto posto con 5.50 metri nel salto in lungo, secondo nel giavellotto con 38.07 metri e terzo negli 800 metri alle spalle proprio delle prime due della classifica finale.

Velocità, Fornasari sfiora la finale. Lukudo bronzo nei 400

Al maschile gare sfortunate per i velocisti gialloblù che nello sprint hanno dimostrato di saper valere, ma in semifinale la Dea fortuna non è stata dalla loro parte. Bene Fornasari dopo l’ottima prova in batteria, ma che per soli due centesimi ha mancato il tempo di qualificazione per la finale: 10”71 il suo crono. Peccato invece per la partenza mancata di Giovanni Cellario che in batteria aveva dimostrato di saper correre molto veloce con 10”61, quinto tempo di qualificazione.

Al femminile la gara di alto livello ha visto le gialloblù fuori dalle finali con Laura Fattori in 12”29 in batteria e Federica Giannotti con 12”33.

Nei 400 metri Raffaella Lukudo, portacolori dell’Esercito e rappresentate della Fratellanza per quanto riguarda i CdS, ha saputo vincere la batteria ieri pomeriggio con il crono di 54”22. Oggi in finale, con una precisione sovrumana, ha replicato lo stesso crono, che le è valso il terzo posto e la medaglia di bronzo alle spalle di Alice Mangione e Rebecca Borga.

Niente da fare sui 400 ostacoli per Andrea Ercolani Volta, primo degli esclusi dalla finale con il tempo di 52.69. Stesso discorso vale per Luca Calvano al maschile e per Elena Pradelli al femminile nei 400 piani.

Concorsi

Si migliora, ma non a sufficienza per entrare nelle prime otto Lucilla Celeghini nel lancio del martello. La portacolori gialloblù arriva a 54.50 metri dopo il 53.89 delle qualifiche, misura che le vale il nono posto a meno di mezzo metro dall’ottavo ovvero l’ultimo utile per accedere agli ulteriori tre conclusivi lanci. Da segnalare tra le rivali la grande prova della livornese Rachele Mori che in qualifica ha fatto registrare la miglior prestazione italiana Under 18 con la misura di 61,75 metri, poi migliorata addirittura a 65.03 metri in finale.

Salti, Romani in finale nell’alto. Campi ottavo nel lungo

Approda in finale, che si disputerà domani, Nicole Romani nel salto in alto. La romagnola che veste la casacca gialloblù supera con successo le varie misure di qualificazione fino all’1.74 che le vale un posto nelle prime dieci di giornata.

Nel salto in lungo Samuele Campi ha chiuso al sesto posto con la misura di 7,19 metri, inferiore al suo primato stagionale ma degna di un buon piazzamento considerando la gara di alto livello. Dopo i primi tre salti Campi guadagna l’accesso alle tre prove finali, dove nel primo salto atterra a 7,19, la sua miglior misura che lo porta all’ottavo posto in una gara dove il quarto classificato è il campione Andrew Howe e a vincere è Filippo Randazzo con 7,77 metri. La gara è stata caratterizzata da vento a favore nelle prime prove e vento contrario nella seconda buttata di salti. Le parole dell’allenatore Riccardo Serra: ”Bella gara, come sempre si poteva fare qualcosa in più, però Samuele è riuscito a prevalere su atleti con accrediti migliori, ora abbiamo tempo e modo per puntare a qualcosa di buono ai campionati italiani di categoria”.

Niente da fare per Jacopo Mussi autore di una gara difficile nell’asta. Con 4.70 metri, ma troppi errori, l’alfiere di casa Fratellanza non riesce a centrare l’accesso alla finale. Risultato conquistato, invece, da Marco Vendrame nel salto in alto, ma senza riuscire poi a superare la misura d’ingresso di due metri in finale.

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