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Nazionale amputati, i calciatori tornano ad allenarsi nel modenese

Sabato 17 e domenica 18 dicembre la squadra azzurra torna ad allenarsi a Corlo e Castelvetro di Modena, un week end di sport e valori grazie al patrocinio dei due Comuni e al Centro sportivo italiano

E’ ormai una tradizione prenatalizia quella della Nazionale Calcio Amputati, che il prossimo week end tornerà a far visita sui campi di Modena e provincia, per la precisione a Corlo di Formigine e a Castelvetro di Modena, per allenarsi a porte aperte e portare sui campi una testimonianza di sport ed entusiasmo, per la vita.

Primo appuntamento a Corlo di Formigine alle 16 di sabato, presso il Campo Corlo Arena di via Battezzate 72 dove è fissato il ritrovo per il primo allenamento del collegiale che servirà ai tecnici azzurri, i due emiliani Renzo Vergnani e Paolo Zarzana per testare il momento di forma dei ragazzi in vista dei prossimi appuntamenti ufficiali. Domenica mattina, 18 dicembre, la Nazionale Amputati sarà invece in campo alle ore 10 al Campo Sintetico Venturelli a Castelvetro di Modena: per l’occasione, sarà presente anche Marco Ballotta, ex portiere del Modena e della SS Lazio ed oggi allenatore del Castelvetro.

Una domenica mattina speciale, insomma, per vedere all’opera una squadra di ragazzi e tecnici accomunati dall’entusiasmo e dalla passione per uno sport che non ammette limiti né confini. Ad incoraggiare le “stampelle azzurre” le parole del numero uno del Csi, Vittorio Bosio: “Questa squadra rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra associazione, quanto ad inclusione, integrazione ed appartenenza. Ai ragazzi, ai tecnici e a tutti gli atleti con disabilità va il nostro aiuto e sostegno, augurandoci sempre nuovi innesti in rosa”.
 
La squadra azzurra nasce nel 2012 da un’idea di Francesco Messori e nel corso di questi anni, dopo i Mondiali del Messico, senza dubbio si è già fatta conoscere nel panorama delle squadre nazionali europee e mondiali di calcio amputati. Per Francesco, un sogno che si avvera. Nato senza una gamba, Francesco attraverso i social ricerca compagni per mettere insieme una squadra: il suo progetto, il suo sogno di formare una squadra diventa  realtà grazie al Centro sportivo italiano, che nel 2011 “sposa” la sua causa e cambia il regolamento per consentire a lui e ad altri di giocare in un campionato di calcio. Francesco viene tesserato Csi e nel 2012 disputa il suo primo torneo a Bonemerse (Cr), dove è l'unico atleta con disabilità a giocare insieme ai normodotati. Passo dopo passo il Centro sportivo italiano Nazionale dà ufficialmente vita alla Nazionale Amputati che esordisce ad Assisi l'8 dicembre 2012. Da allora per la Nazionale è un crescendo di emozioni ed avvenimenti fino a quando, nel 2013, ad Annecy arriva l'esordio ufficiale contro la Francia.

Il team italiano è un condensato di storie coraggiose. Con Francesco, il “capitano”, ci sono anche altri ragazzi e adulti, che per un incidente o problemi congeniti sono privi di un arto inferiore. Ecco la formazione della Nazionale e la relativa provincia di origine di ciascuno dei 13 atleti che insieme si fanno “ambasciatori dei valori dello sport per tutti”, per il loro esempio di amore verso la vita e lo sport oltre ogni abilità o disabilità: Alessandro Genta, Bra (Alba); Stefano Starvaggi, Busto Arsizio (Varese); Emanuele Padoan, Castegnero (Vicenza); Francesco Messori, Correggio (Reggio Emilia); Lorenzo Marcantognini,  Fano (Pesaro-Urbino); Riccardo Tondi, (Pesaro); Daniel Priami (Livorno); Paolo Capasso (Lucca); Arturo Mariani, Guidonia (Roma); Emanuele Leone Lenola (Latina); Luca Zavatti, (Latina); Gianni Sasso, Ischia (Napoli); Salvatore La Manna (Palermo).

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