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L’entusiasmo di Calabro: "Il Carpi? Il mio Real Madrid"

Presentato il nuovo tecnico dei biancorossi, ex Virtus Francavilla. Il patron Bonacini: "Era necessario cambiare". Il Ds Lauriola scommette su di lui: "Arriverà in alto". Il mister: "Obbiettivi? Solo vincere la prossima partita"

Giornata di presentazioni in casa Carpi. Il club biancorosso, ultimato il ritiro i Trentino, può finalmente annunciare ufficialmente l’allenatore per la stagione che sta per iniziare. Nicola Antonio Calabro, tre anni ricchi di soddisfazioni alla Virtus Francavilla (Eccellenza, D e C), ha ottenuto l’ok per la partecipazione al Supercorso di Coverciano e quindi la “patente” per guidare una squadra in B.

Il patron Bonacini  lo presenta così presso la sua azienda: “E’ un giorno importante per la nostra società. Abbiamo deciso di cambiare strada e dopo aver salutato Castori abbiamo reputato che Calabro potesse essere il profilo adatto a noi, dopo un’attenta valutazione, dell’uomo e del professionista”. Poi ci scherza su: “Nuovo è il direttore sportivo, Scala è stato promosso a direttore generale. Praticamente il più vecchio sono io”.  Manda poi un affettuoso saluto a Catellani (ex Carpi fino a gennaio) costretto a smettere per problemi cardiaci a soli 29 anni. 

Calabro dal canto suo si presenta così: “Sono felice di essere qui, in ritiro scherzando ho detto ai ragazzi che il Carpi è il mio Real Madrid. E deve essere così per tutti. Impegno massimo e tanta voglia di sfondare. Come sono arrivato al Carpi? Mi ha chiamato Lauriola che conosco da tempo. Gli ho detto di venire da me, sono al mare. Lì, in spiaggia vicino Lecce abbiamo fatto tutto. Ringrazio lui e il Carpi che ha avallato la sua scelta e non dimentico neanche quello che la Virtus Francavilla ha fatto per me e con me.  Senza le varie componenti della società al massimo nel calcio non si fa molta strada. E del Carpi dico la stessa cosa, dopo questa breve esperienza del ritiro. C’è un gruppo che ha una profonda cultura del lavoro, preparato al sacrificio, all’intensità ed alla capacità di sacrificarsi. Di questo ringrazio il mio predecessore, mister Castori. Cambiamento sì, magari in qualche elemento, ma la voglia e lo spirito debbono essere gli stessi. Non mi interessa chi allenerò, se e quanti cambiamenti ci saranno nell’attuale rosa. So solo che chi arriva deve sintonizzarsi presto su questa lunghezza d’onda. Certo, servirà un po’ di tempo anche a me, chiedo un pizzico di pazienza, ma il Carpi proverà ad essere molto simile a quello degli anni scorsi. Intensità, fisicità, voglia di fare fatica. Sembrano slogan, ma non è così”.

Il direttore sportivo Lauriola: “E’ senz’alto la prima scelta” – sottolinea – “Scommetto che presto arriverà ancora più in alto. E’ un grande tecnico. Conosco bene la realtà Carpi da diversi anni e da osservatore esterno mi ero già accorto che i parametri calcistici di questo club sono gli stessi miei. Figuriamoci ora che lavoro proprio qua. Il mercato? E’ l’ultimo dei miei pensieri. Vi dico solo che dobbiamo perfezionare ancora una decina di movimenti”.  Falco del Bologna, ex Benevento? “Piace molto, ma non è il solo”.  Intanto anche Gagliolo è andato via, al Parma. Dopo Lasagna, Letizia, Belec, Romagnoli e Di Gaudio un altro “eroe” della promozione in A del 2015 ha cambiato aria. Tempo di smobilitazione? “No, tutt’altro” – dice il dg Scala – “Quando qualche ragazzo preferisce non rinnovare e arriva l’offerta congrua è giusto ed opportuno che sia ceduto. Con le cessioni il Carpi ha realizzato un bel gruzzolo e si è visto riconoscere in moneta sonante tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni”. Partiranno altri? “La nostra volontà è tenere tutti, perché poi sul mercato non si trovano facilmente sostituiti all’altezza. Ci fa piacere che alla porta del Carpi bussino in tanti per chiedere i nostri giocatori, ma andranno via solo a determinate condizioni”.  

MERCATO – Quello del Carpi è apertissimo, può succedere di tutto fino a fine agosto. Da Piacenza danno per fatto Saber (centrocampista del ’95) a titolo definitivo in cambio del cartellino di Della Latta e il prestito di Sarzi.

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