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Obiettivo paralimpiadi in Giappone. Rita Cuccuru cerca sostengo per inseguire il sogno

L'alteta modenese protagonista di una campagna di fundraising su GoFundMe per il materiale tecnico, nella speranza di raggiungere la qualificazione a Tokyo 2020

“Quando penso al mio incidente non ho rimpianti. Ho avuto la possibilità di rinascere, di ricominciare grazie allo sport”. Parole di Rita Cuccuru, atleta paralimpica di triathlon che vive in provincia di Modena. “Il percorso per accettare la paraplegia è stato durissimo e molto impegnativo – spiega Rita – Ringrazio ogni giorno la mia famiglia e gli amici che mi hanno accompagnata, senza di loro non credo ce l’avrei fatta”.

E proprio da una sua amica, Federica Cordasco, nasce una iniziativa per supportare Rita e realizzare il suo sogno sportivo: partecipare alle prossime Paralimpiadi di Tokyo 2020. Grazie allo sport è iniziata una nuova fase della vita: “Ho girato il mondo in lungo e in largo, ho visitato diverse città, incontrato atleti di ogni cultura e condizione. Ciascuno con la propria storia, ciascuno con la propria determinazione, ciascuno con la convinzione profonda che il meglio dovesse ancora venire” spiega l’atleta su GoFundMe.

“Ho il privilegio di lavorare per una bellissima azienda del modenese che ha creduto in me e che mi ha lasciato la libertà di seguire il mio sogno, accompagnandomi – racconta Rita - Prima quando ho cominciato con l’Handke con Apre-Olmedo di Reggio Emilia poi con Sportabili-Alba. Sono approdata nel Team Equa di Santa Cristina e Bissone con cui ho disputato due campionati del mondo indossando la maglia azzurra”.

Per prendere parte alle paralimpiadi bisogna essere tra i primi dieci atleti di tutto il mondo: “Fino al prossimo giugno sono aperte le qualificazioni e io sto dando il massimo per esserci ed assicurarmi così la possibilità di partecipare e coronare anche questo sogno”. Da febbraio riprendono le gare di triathlon per le qualifiche e il calendario è molto impegnativo. Per volare in Giappone potrà affidarsi alla federazione Fitri, che finanzia il viaggio, gli spostamenti e la permanenza in hotel. “Purtroppo però non paga i mezzi come la bici, la wheelchair, integratori, ruote lenticolari e tutto il materiale che serve per la stagione come tubolari e ricambi, casco occhiali e mute in neoprene – conclude Rita Cuccuru – Per il primo periodo ho chiesto 5 mesi di aspettativa da lavoro non pagata e mi sono sostenuta con i miei risparmi, ma adesso per affrontare 9 mesi di aspettativa ho bisogno di aiuto economico e di sponsor, che si fanno fatica a trovare”.

È nata così una raccolta fondi diventata virale in rete con oltre mille condivisioni. L’obiettivo da raggiungere è 8mila euro. La campagna è raggiungibile al link www.gofundme.com/f/perseguire-il-proprio-obiettivo-e-non-mollare-mai

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