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Record al contrario, un modenese campione di retrorunning

Realizzato ieri il record italiano in retrorunning sugli 80 mt piani, a due settimane dai Campionati Italiani su pista. Protagonista il vignolese Alberto Venturelli

Doveva essere poco più di un allenamento di preparazione in vista dei Campionati Italiani su Pista di Retrorunning in programma sabato 17 a Pistoia, ma per il 31enne podista vignolese Alberto Venturelli è stata una giornata da ricordare.

Alle Reggiadi, sulla pista di atletica di Rubiera, si sono svolti, tra le altre gare, gli 80 metri piani in retrorunning dove Venturelli con il tempo di 13 secondi e 30 centesimi (rilevazione 13”21 ma arrotandato per rilevazione manuale) ha creato il vuoto battendo nettamente il record italiano di 14”08 realizzato dal suo tecnico, compagno di squadra e amico Francesco Del Carlo (giunto secondo nella stessa gara con 14”90) nel 2014.

Un tempo che lascia ben sperare per i 100 mt in programma a Pistoia dove l’atleta della Valsamoggia punta a una medaglia nella curiosa disciplina atletica.

La corsa all’indietro, o retrorunning appunto, è una disciplina nata negli anni ’80 negli Stati Uniti e giunta nel nostro Paese nei primi anni ’90. Nonostante vengano organizzate diverse manifestazioni internazionali, la corsa all’indietro non è mai decollata veramente. La tecnica non è, in sé, particolarmente difficile - si corre tenendo piedi e gambe parallele al senso di marcia, ruotando spalle e testa per controllare se si sta seguendo correttamente il percorso - ma all’inizio l’approccio può essere in parte problematico; con l’esperienza s’impara a percorrere tratti piuttosto lunghi senza voltarsi; ciò permette di correre più velocemente e mantenere meglio l’equilibrio.

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