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Stadio, il Comune di Modena si rassegna all'addio del Sassuolo

"Abbiamo fatto tutto il possibile", ha spiegato l'assessore comunale allo sport Antonino Marino in consiglio comunale. Critica l'opposizione: "Modena ha perso una grande occasione"

Non lo ammette in via ufficiale, ma il tono di voce e l'espressione lasciano intuire quello che molti, se non tutti, sospettano: il Comune di Modena, per bocca dell'assessore allo sport Antonino Marino, si prepara a dire addio alla Serie A allo stadio Braglia. Ormai manca, per l'appunto, l'ufficialità: il Sassuolo giocherà la massima serie oltre Secchia, allo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia. Rispondendo all'interrogazione del consigliere Maienza (Pd) sull'operato della Giunta in merito, Marino, con una verve funebre, ha passato in rassegna gli interventi eseguiti dall'Amministrazione: "Tra novembre e marzo numerosi sono stati gli incontri tra il presidente del Sassuolo Calcio e il sottoscritto, in vista di una possibile promozione della squadra neroverde, ultimo in ordine di tempo quello convocato a marzo nell’ufficio dell’assessorato con l’obiettivo specifico di scongiurare che il Sassuolo andasse a giocare altrove. A tutto ciò si è aggiunto l’intervento diretto nei confronti del proprietario del Sassuolo Calcio, Giorgio Squinzi, del sindaco di Giorgio Pighi che con l’ultima proposta messa in campo ha parificato l’offerta della società del Modena calcio a quella di Reggio Emilia”.

OPZIONI - L’assessore ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione modenese affinché il Sassuolo, che gioca al Braglia da ormai quatto anni, continui a farlo anche ora che si è aggiudicato la serie A, “per i vantaggi dal punto di vista, non del ritorno economico, ma della promozione e del marketing territoriale che la città ne avrebbe. Nonostante la situazione sia ampiamente compromessa, Marino ha fatto anche sapere che “non tutto è perduto, perché proprio in queste ore è in corso un incontro tra la proprietà del Sassuolo calcio e la presidenza per decidere sulla base delle offerte. Se la decisione propenderà verso la patrimonializzazione del business commerciale, come potrebbero far pensare le dichiarazioni di Squinzi che ha detto di considerare l’acquisto del Sassuolo un investimento economico e pubblicitario, la squadra neroverde andrà probabilmente a giocare a Reggio Emilia; l’ago della bilancia potrebbe spostarsi verso Modena invece se il Sassuolo calcio guarderà più alla localizzazione”. Ricordando che la trattativa è in corso tra due società private, l’assessore ha ancora una volta rinnovato la propria disponibilità nel caso ancora non si trovasse un accordo, e “per fare piazza di certe polemiche strumentali” ha precisato: “Una cosa è la mia passione sportiva, altra il mio ruolo di amministratore”. Maienza si è detta soddisfatta nell’apprendere che l’Amministrazione modense ha fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità e ha auspicato che la soluzione finale possa ancora volgere a favore di Modena.

CRITICHE - Nella stessa seduta, l’assessore ha risposto anche all’interrogazione di Andrea Galli del Pdl che chiedeva, inoltre, informazioni in merito all’utilizzo di personale della Polizia municipale di Sassuolo in occasione delle partite del Sassuolo Calcio e in particolare sul fatto di “essersi fatti stornare il costo supplettivo da parte dell’Amministrazione sassolese”. L’impiego di personale della municipale è regolato da accordi risalenti al 2008 e rinnovati dall’attuale Amministrazione sassolese che prevedono che Sassuolo fornisca 4 agenti nelle partite del Modena FC e 6 in quelle del Sassuolo Calcio o che, in caso contrario, corrisponda a Modena gli oneri per il personale non fornito pari a 3.790 euro circa, cosa avvenuta una volta sola, ha spiegato Marino. Per il Pdl, Sandro Bellei ha chiesto la trasformazione in interpellanza ritornando sulla questione dell’utilizzo del Braglia da parte del Sassuolo Calcio: “Ritengo che Modena abbia perso una grande occasione: a Reggio si è immediatamente attivato il sindaco facendo ponti d’oro alla società, mentre a Modena non si è mosso nessuno e chi lo ha fatto, la dirigenza del Modena FC, lo ha fatto tardi e male”. Michele Barcaiuolo, evidenziando “l’ospitalità data al Sassuolo di serie B, anche al prezzo di qualche disagio, e il rischio di trovarci nella stessa situazione nel caso di promozione del Carpi”, ha parlato di “debolezza del sistema Modena nel suo complesso rispetto al resto della Regione su vari fronti ed è su questo che l’Amministrazione dovrebbe interrogarsi anche se non la incolpo della vicenda del Sassuolo Calcio”. Anche per Sergio Celloni di Mpa “sembra che Modena abbia perso un’altra volta il treno, dopo quello dell’Alta velocità, era invece fondamentale che il Comune si facesse garante magari per l’affitto dello stadio; a costo di non guadagnarci nulla, questo è un indotto che non dovevamo lasciarci scappare”. Eugenia Rossi di Etica e Legalità ha sollevato perplessità sulla gestione del Modena FC e ha aggiunto: “Abbiamo perso l’occasione di un’entrata in termini di indotto e di affitto dello stadio”, anche se l’assessore ha poi spiegato che l’affitto sarebbe stato pagato al Modena Calcio e non al Comune.

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