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Atletica indoor, il giovane Simone Pettenati è il più veloce d’Italia 

Ai campionati italiani indoor juniores e promesse, Simone vince i 60 metri piani. Bronzo per Purboo nell’alto.

Simone Pettenati sul tetto d'Italia. Simone Pettenati, carpiginano classe 95’, tra i favoriti nei 60 metri piani, ha dimostrato di avere al posto delle gambe due veri razzi. La sua cavalcata verso la vittoria è partita sin dalle batterie dove ha tagliato il traguardo per primo stabilendo il suo nuovo record personale di 6"76. Ma alla giovane promessa della Fratellanza ciò non bastava. Poco dopo è salito sui blocchi della finale con un'unica idea in testa: la vittoria. E così è stato. Simone ha vinto la gara conquistando il titolo italiano e abbassando per la seconda volta nella stessa giornata il suo personal best a 6"73. Sul podio tutto emiliano anche Bilotti (6”78 / Atletica Imola) e Gianantoni (6”85 / Sef Emilsider Bologna). In gara anche Mattia Cesari, purtroppo fuori dalle finali con il tempo corso in batteria di 7”03.

Kelvin Purboo: bronzo che vale oro. Nonostante una condizione non ottimale, causa uno stop per infortunio che lo ha tenuto parecchio lontano dai salti, Kelvin Purboo ha portato a casa una ottima medaglia di bronzo. Davvero impeccabile la sua progressione da 1,90, passata per 1,97 e conclusa a 2,03, tutte e tre le misure saltate al primo tentativo. Asticella posta a 2,06 e sono venuti fuori alcuni errori dovuti ai pochi allenamenti di tecnica svolti. La progressione senza errori gli ha concesso di guadagnarsi il bronzo a parimerito con il cuneese Alex Pavi Nzouakeu.

Eleonora Iori giù dal podio al fotofinish. Sorriso amaro per Eleonora Iori, la forte velocista modenese scesa in pista nei 60 metri juniores. L’allieva di Mario Romano, al primo anno di categoria, ha prima superato le batterie in 7"76 e poi ha corso una brillante semifinale conclusa a 7"63 eguagliando il personale. In finale invece una partenza non troppo veloce le ha compromesso la gara, e solo una ottima rimonta l’ha vista recuperare posizioni concludendo al quarto posto in 7"70: stesso tempo della terza ed a 2 centesimi dall’argento. E pensare che ripetendo il 7”63 corso in semifinale si vinceva l’oro. Nella stessa gara bene la batteria corsa da Paola Forghieri che ha concluso in 7"80, suo miglior tempo in stagione. Poi nella semifinale, Paola ha corso in 7"84, tempo non sufficiente per accedere in finale (doveva correre in 7”76).

Marcia: Cani e Cozza quinti. Sia Lisa Cani, promessa, che Cesare Cozza, junior, hanno ottenuto oggi la quinta piazza nella gara di marcia, abbassando notevolmente i rispettivi record personali. A Lisa erano riservati i 3 chilometri che ha concluso in 14'58"08, migliorando il suo precedente primato di 15’14”. Exploit di Cesare Cozza che ha nettamente migliorato il primoato personale nei 5km marciati in 22'58"72 ( precedente record di 23’29”).

Lamazzi: quinto a sorpresa. Grande prestazione di Lorenzo Lamazzi negli 800 promesse dove in tre serie ci si giocava il titolo italiano. Lui ha corso la seconda serie ottenendo il secondo posto con il tempo di 1’55”31. Nella terza serie, dove hanno corso gli atleti accreditati con il miglior tempo, solo in tre hanno fatto meglio di Lamazzi, che ha quindi conquistato il quinto posto finale. Davvero contento il pavullese, che nonostante le partecipazioni ai cross regionali, è riuscito a togliersi una bella soddisfazione a questi campionati.

Bene Giugni e Grigolato. Settimo posto di Giulia Giugni nel salto con l’asta dove ha confermato il primato personale di 3,40 superandolo al secondo tentativo, prima di provare 3,50 commettendo tre errori. Nei 60 ostacoli decimo tempo per Valeria Grigolato (9”25), che al primo anno di categoria ha concluso a soli 4/100 dall’accesso in finale.

Nei 60 juniores erano in gara tre allievi di Leonardo Righi: Mark Obi Kalu, Matteo Ansaloni e Freider Fornasari. Giallo per Fornasari che sui blocchi di partenza ha fatto scattare il sensore (anche se ad occhio è sembrato immobile), ed i giudici hanno deciso per la squalifica. Mark Obi Kalu ha corso molto bene in 7”13, con la sfortuna di essere fuori dalla semifinale per 1/100 e primo degli esclusi. Matteo Ansaloni invece ha corso in 7”18 , terminando al 21° posto.

Nelle altre gare, problemi tecnici per Luca Gobbato, che nella gara di salto in lungo non è riuscito ad accedere in finale. Nel salto in alto invece 11° posto per Annalisa Ferrari con la misura di 1,59 valicata al terzo tentativo, ed il 13° posto di Philippa Oguezue con 11.08 nel salto triplo a 9cm dai salti di finale, mentre nei 400 ventunesimo tempo per Anna Berneschi con  59”63.

Lukudo e Meloni medaglie made in Modena. In gara ad Ancona anche Raphalea Lukudo, ora in forza all’Esercito, ed Eugenio Meloni, cagliaritano trasferitosi da due anni a Modena sotto la guida di Corradi. Per la Lukudo una grande medaglia d’argento nei 400 promesse corsi in 54”25 dietro la campionessa italiana Ayomide Folorunso(53,60). In batteria Raphaela aveva ben gestito la qualificazione concludendo vincente in 56”52. Eugenio Meloni, in forza ai Carabinieri,  ha vinto la gara di salto in alto promesse con la misura di 2,08 metri superando al primo tentativo tutte le misure.

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