L’indice dei prezzi aumenta dello 0,9 per cento su base annua, soprattutto a causa di rincari su alimentari e trasporti. La contrazione delle utenze guida un lieve calo congiunturale
L’indice dei prezzi aumenta dello 0,7 per cento su base annua, soprattutto a causa di rincari su trasporti e servizi ricettivi e nonostante la contrazione delle utenze
L’indice dei prezzi aumenta dello 0,2 per cento da novembre, tornando positivo dopo tre mesi. Boom dei trasporti, calo netto per la fornitura energetica
La flessione, per il terzo mese di fila, è legata soprattutto ai cali dei prezzi delle utenze e dei beni alimentari. Su base congiunturale mensile decremento dello 0,2 %
A livello congiunturale l’incremento mensile è dello 0,6 %. In aumento alimentari, utenze, servizi ricettivi e abbigliamento; flessione per comunicazione e trasporti
A livello congiunturale l’incremento mensile è dello 0,3 %. In aumento abbigliamento, alimentari e trasporti; flessione per servizi ricettivi, utenze e cultura
A livello congiunturale la flessione mensile è del - 0,6 %. Nuove attenuazioni per energia elettrica e gas di rete, ma è confermato l’incremento di alimentari e trasporti
In gennaio tornano in positivo anche i valori mensili dell’inflazione (+ 0,5% ). Segno più per i servizi ricettivi e le spese per la salute, continua la flessione per le utenze
Valori annuali in positivo (+ 12,3 %), ma con una leggera inversione di tendenza rispetto a novembre (- 0.1 %). L’indice trainato dagli incrementi di utenze, alimentari e trasporti
Dall’impennata dei costi per le utenze domestiche, cresciuti di oltre la metà attestandosi su quote che non si registravano da quasi quarant’anni, all’incremento che ha interessato i prodotti alimentari, passando per gli aumenti dei trasporti, dei servizi per la casa e per alberghi e ristoranti (in ripresa dopo l’emergenza sanitaria) e per i cali, meno impattanti, che hanno riguardato le spese per la comunicazione.
Incremento anche su base congiunturale mensile: + 0,6 % rispetto a ottobre. Crescono le spese per servizi ricettivi e utenze, diminuiscono quelle per le comunicazioni
Nell’ultima stima dell’Istat, l’inflazione schizza al 11,9%, un numero che se preso singolarmente non sembrerebbe tanto importante, ma che se riferito all’inflazione italiana preoccupa parecchio
L'inflazione tocca il +0,4%, che è meno del +0,7% del 2013, ma è ben lontano dalla fine della crisi. Il rischio è ora di deflazione, con conseguente aumento della disoccupazione e rischio per gli investimenti imprenditoriali
E' l'ufficio stampa del Comune di Modena a dare la notizia: l'inflazione di Giugno ha visto un aumento dello 0,3% su base annua. Crescita consistente nella cultura, spettacoli e trasporti, in calo, invece, nei trasporti, bevande alcoliche e alimenti
La variazione su base congiunturale mensile è + 0,3 % rispetto ad aprile. Aumenti per i prodotti alimentari e gli alberghi. Calano trasporti e servizi ricreativi e culturali
È uguale la variazione su base congiunturale mensile rispetto a febbraio. Calano telefonini, fiori e articoli sportivi. Aumenti per bar, ristoranti e servizi medici
Nessuna variazione su base congiunturale rispetto a gennaio. Calano telefonia mobile, trasporti e alimentari. Aumentano camere d'albergo e prodotti per animali
Meno 0,1 % la variazione su base congiunturale rispetto a dicembre. Calano alberghi e bed & breakfast in città. Aumentano alimentari e tariffe di gas, acqua ed elettricità
Stessa variazione su base congiunturale rispetto a novembre. Il tasso medio annuo di + 0,7 % relativo al 2013, se confermato da Istat, è fra i più bassi registrati da fine anni '50
La variazione su base congiunturale rispetto a ottobre è - 0,5 %. In calo i carburanti per mezzi di trasporto e ancora gli alimentari. Cresce la divisione "casa" anche per la Tares