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Casi covid in crescita anche a Modena, "Aumenta circolazione virale, bisogna essere prudenti" /VIDEO

Numeri che non destano preoccupazione, ma che possono essere un'occasione per rispolverare regole di buon senso in caso di infezione. Intanto il Governo ripristina il tampone ospedaliero

Su scala globale, da qualche settimana i nuovi casi di covid hanno ricominciato a crescere, anche a causa della sottovariantevariante "Eris". Prima è avvenuto in estremo Oriente, soprattutto in Corea del Sud, e ora anche in Europa con un più 39% rispetto a un mese fa. Secondo l'ultima rilevazione dell'Istituto superiore di sanità, anche nel nostro Paese alcuni indicatori sono in salita: più 28,1% i casi positivi, più 47,7% i decessi e più 1,3% il tasso di positività ai tamponi. Al momento, invece, non arrivano segnali di sofferenza dagli ospedali. Anche se in Italia non è ancora dominante, secondo gli esperti potrebbe portare a una nuova fiammata di infezioni in autunno.

Anche Modena ha fatto segnare una crescita sensibile, anche se parliamo di cifre neppure lontanamente paragonabili a quelle vissute in pandemia. Abbiamo fatto il punto con il dott. Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica di Azienda Usl Modena. Lo scenario è assolutamente tranquillo, ma l'invito è quello ad osservare comportamenti corretti quando si scopre la positività al virus: l'assenza di un obbligo di idolamento non deve far venire meno le regole di buonsenso e di rispetto degli altri. 

Vale tuttavia la pena sottolineare come i dati che circolano oggi siano assolutamente incompleti se paragonati a quelli che erano disponibili durante la fase di emergenza. I dati raccolti sono esclusivamente quelli relativi ai tamponi effettuati dal servizio sanitario (Ausl e farmacie) o presso le strutture ospedaliere: mancano completamente i dati di chi si sottopone all'autotest e non è più tenuto a comunicarne l'esito.

Tamponi ospedalieri

Intanto il Ministero della Salute prova a correre ai ripari e ripristina il tampone di screening nei pronto soccorso, almeno per i pazienti sintomatici. Su persone considerate a rischio di aver sviluppato un'infezione da SARS-CoV-2 verranno effettuati anche altri test per stabilire la presenza di altri virus. Nessun obbligo invece, almeno al momento, per coloro che non presentano sintomi della malattia.

L'obbligo di eseguire tamponi per l'ingresso nelle strutture ospedaliere non era più previsto dallo scorso 1°maggio. Ora torna d'attualità, ma viene comunque subordinato a una valutazione medica. Previsto invece il test per il trasferimento dei pazienti da una struttura all'altra e nelle residenze per anziani (Rsa). 

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