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VIDEO | Carnevali al FestivalFilosofia: "Non ridicolizziamo la cancel culture"

"E' stato deriso il dizionario della Treccani per la femminilizzazione dei nomi di professione e in realtà è la rivendicazione di risorse simboliche fondamentali per vivere in modo paritario". La filosofa Barbara Carnevali risponde così alla Dire anticipando questioni e ragionamenti della sua lezione sulla giustizia, al Festival filosofia, in cui tratterà delle minoranze e della loro richiesta di essere riconosciute: ragioni razziali, di genere, disabilita', credenze religiose entrano con vigore nel dibattito su giustizia e diritti.

"La percezione comune di molti intellettuali e giornalisti- ha detto ancora- è che questo proliferare di diritti non è detto si accompagni a maggiore giustizia. Io cerco di smuovere un pò le acque", come deve fare la filosofia. "La parola riconoscimento entra con Fichte ed Hegel nel vocabolario filosofico. Le persone non riconosciute hanno un approccio dimesso, anche nel corpo, nello spazio pubblico", ha spiegato la filosofia. "L'operazione della Treccani può sembrare di facciata, ma non lo è. Pensate a una bambina che viene al mondo. Vogliamo 'pane e rose', vogliamo anche beni simbolici", ha rimarcato. "Davanti a questi movimenti, come quello della cancel culture, non bisogna ridicolizzarli- ha detto infine Carnevali- le donne, se ci pensiamo, sono state cancellate dalla storia, reagiamo e vogliamo essere visibili".

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