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VIDEO | Un documentario dedicato a Franca Stagi "architetto della città”

È stato pubblicato in queste ore il video documentario “Franca Stagi architetto della città”, prodotto dall’assessorato alla Cultura a cura dell’Ufficio ricerche storia urbana.

“La pandemia ha impedito la presentazione pubblica prevista a fine marzo – spiega Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura – e, in attesa di fissare un nuovo appuntamento in presenza, abbiamo voluto che fosse comunque disponibile per tutti un prodotto comunicativo che ripercorre una straordinaria vicenda personale e professionale, intrecciata per quattro decenni con la storia della nostra città. Il nostro ringraziamento va a quanti hanno realizzato quest’opera e un grazie particolare va alla famiglia Stagi per la sua sensibile collaborazione”.

Il documentario traccia una biografia professionale, illustrata con riprese apposite e materiali di archivio, corredata da valutazioni storico-critiche. “Si è inteso anche proporre, nel rispetto della riservatezza propria di Franca Stagi – spiegano gli autori - un lato significativo di una vita fatta anche di impegno civile e politico, che ha permeato quella professionale. Inoltre, si è sottolineata la integrazione tra rigorosa cura nel restauro e nella tutela del bene architettonico da recuperare e intervento costruttivo, dove necessario. Un lavoro intenso e creativo per rendere vivo e idoneo l’edificio a nuove funzioni assegnate, nella consapevolezza che l’uso coerente delle architetture storiche è condizione della loro salvaguardia”.

Realizzato da Gabriele Alessandrini con sceneggiatura di Vanni Bulgarelli e cura scientifica di Matteo Agnoletto e Silvia Berselli con l'Archivio architetto Cesare Leonardi, il documentario è parte del progetto di iniziative su Franca Stagi coordinato da Catia Mazzeri.

Progettista con Cesare Leonardi del Parco Amendola e del Centro Nuoto di Vignola, con lui protagonista alla fine degli anni ’60 di una stagione creativa unica del design italiano, Franca Stagi ha legato poi gran parte del suo lavoro al restauro e recupero di edifici storici di grande valore per Modena come il complesso della Fondazione Collegio San Carlo, l’Ex Foro Boario, il Palazzo dei Musei, i complessi San Geminiano-San Paolo e Sant’Eufemia, la Sinagoga e il Teatro Comunale.

Il documentario, nel taglio dei contenuti e nel linguaggio adottati, si colloca sul lungo percorso che l’Ufficio comunale Ricerche storia urbana ha intrapreso già venti anni fa, e in particolare con il progetto sulla città del Novecento avviato nel 2008. Un lavoro che promuove la conoscenza della storia urbana e in particolare di quella della formazione della città contemporanea, come elemento per una più consapevole interpretazione delle sue dinamiche attuali e future. La storia dello sviluppo urbano e delle architetture è infatti anche storia della società che ha costruito la città con i suoi valori, le sue contraddizioni, con i conflitti e le scelte che l’hanno segnata. In questo sta la centralità culturale della ricerca sul presente e sul futuro delle trasformazioni urbanistiche, dei luoghi, degli spazi pubblici e delle architetture che costituiscono il nostro paesaggio urbano e umano.

Come in tutte le storie agisce un insieme di attori sociali, economici e politici che interagiscono con il tempo e le risorse, con i rapporti di forza, tra interessi e idee diverse. L’esito finale è la città costruita che ogni giorno vediamo e che frequentiamo quale luogo di incontro, di servizio, di lavoro e di vita. A questo esito hanno contribuito anche figure straordinarie come Franca Stagi.

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