rotate-mobile

L'enigma della Bonissima e il mistero di Gundeberga

Una delle statue più famose a Modena è quella della Bonissima che si affaccia su piazza Grande. Tuttavia nessuno sa con certezza chi raffiguri questa immagine, alcuni hanno ipotizzato che rappresentasse la Bona Estima, ovvero il luogo del commercio, intendendo quindi la stima o misura della merce di scambio. Tuttavia questo termine potrebbe essere un superlativo riferito ad una donna molto buona e infatti, c'è un'altra donna che ha le medesime caratteristiche, ovvero Gundeberga.

Di lei non sappiamo nulla, se non che fosse longobarda e che morì il 12 Giugno 570, come è riportato sulla sua epigrafe conservata all'interno della cripta del duomo. Prima di tutto dovremmo chiederci come mai fosse  così importanti per gli edificatori del duomo porre quella lapide nel luogo più sacro della cattedrale modenese. Infatti molte altre lapidi longobarde sono state rinvenute sotto il pavimento del duomo, sepolte dalla storia forse perché ritenute poco importanti.

Tuttavia questa non è la vera particolarità della lapide, infatti riporta accanto alla  data anche il nome dei consoli presenti all'epoca. Era infatti tradizione durante il periodo romano aggiungere alla datazione progressiva anche il nome dei consoli di quel periodo. Peccato che nel 570 Roma fosse stata sconfitta e i longobardi avessero preso controlo sui territori emiliani. Perché questo errore storico e soprattutto, perché quell'epigrafe di quella donna riporta la descrizione di Gundeberga come "buona donna". C'è per caso un legame con la Bonissima e soprattutto cosa fece Gundeberga di così importante per passare alla storia come una donna davvero gentile?

Video popolari

L'enigma della Bonissima e il mistero di Gundeberga

ModenaToday è in caricamento