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FestivalFilosofia | Michela Marzano e l'ideologia del potenziamento umano

"Noi nasciamo tutti uguali per dignità e lavoro, ma diseguali in termini di potenzialità fisiche, intellettive e situazione socio-economica. Ma un conto è se l'intervento dell'umano su questo è per riparare, altro è suggerire la possibilità di superare i propri limiti. Il problema è quando si passa dal riparare al migliorare, perchè da equità e eguaglianza si creano ingiustizia e disparità".

La filosofa Michela Marzano ha spiegato all'agenzia Dire, al termine della sua conferenza stampa, la differenza tra le disparità date dalla natura e quelle che possiamo contribuire a costruire con la cultura. La sua lezione a Sassuolo è stata appunto incentrata sui rischi di questa "cultura della perfezione" che viene declinata come 'Ideologia del potenziamento umano'.

"Il potenziamento medico nato per riparare i corpi (ad esempio con arti artificiali) e' diventato un obbligo al miglioramento- ha detto la filosofa- e abbiamo il paradosso per cui combattiamo il 'body shaming' da un lato, ma poi abbiamo la cultura dello 'human enhancement', del potenziamento, della perfezione e dell'onnipotenza medica. Chi l'ha detto- come sostengono i transumanisti- che il miglioramento sia un desiderio comune?". Diverso è il caso dell'atleta Pistorius, che la filosofa ha trattato nella sua lezione, che "amputato con arti di carbonio- per riparare il suo limite di natura- è diventato addirittura un riferimento anche per i normodotati".

(DIRE)

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