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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Viaggio nella Modena della prima guerra mondiale

Se la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato segni indelebili sulla nostra città, anche la Prima Gurerra Mondiale si può ricostruir attraverso i suoi 7232 modenesi che morirono durante il conflitto e i luoghi che ne conservano la memoria. Le prime ad essere segnate furono le piazze modenesi nelle quale, dallo scoppio della guerra il 28 Giugno 1914, si riversarono manifestanti sia neutralisti che interventisti. Alla fine ebbero la meglio questi ultimo e il 25 Maggio l'Italia entrò in guerra, con il conseguente arruolamento presso la chiesa di Sant'Agostino e dell'educatorio di San Paolo. Per capire il clima che si respirava all'epoca a Modena, pensate che sotto i Portici del Collegio fu fermato un signore dai capelli sospettosamente troppo biondi, e qualcuno pensò che si trattasse di una spia tedesca o austriaca che voleva vedere quanti modenesi si stavano arruolando volontariamente. Tuttavia si scoprì che il malcapitato era solo un agente di commercio di Cremona.  Con il 1917 e il 1° Dicembre a Modena fu dichiarato lo Stato di Guerra e furono chiusi i porti con cassette di terra e sacchetti di sabbia, infatti quelli sarebbero stati i rifugi pensati in caso di bombardamenti che erano eseguiti dalle cosiddette "macchine aeree". Il 3 Novembre si udirono le campane delle chiese modenesi suonare all'impazzata e al suo interno a gran festa si cantava il "Te Deum", con un corteo preceduto dal tricolore che percorreva le strade fra gli applausi. Trento e Trieste erano italiane e presto una strada vicino al centro storico avrebbe preso il nome di quelle due città. La Prima Guerra Mondiale sarà ricordata con due importanti monumenti. Il primo è Il Tempio, dedicato ai 7237 modenesi caduti nei campi di battaglia che sarà inaugurata il 3 Novembre 1929, e lo stesso giornò fu inaugurato anche il Monumento dei caduti in guerra. Una statua voluta dal  comitato "pro Monumento ai Caduti" che iniziò a raccogliere i fondi per erigere per l'appunto un monumento che commemorasse più di settemila anime. Nel 1922 venne indetto un concorso nazionale per la scelta della scultura e furono 40 gli artisti che presentarono i loro bozzetti, alla fine vinse l'idea di Ermenegildo Luppi, un artista modenese. 

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