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Cgil Modena, tre giorni di congresso al Forum Monzani

Un programma serrato per il 19° appuntamento congressuale di Modena per la Cgil. Installata anche una mostra sulla storia del sindacato

Appuntamento mercoledì, giovedì e venerdì 11-12-13 gennaio 2023 al Forum Monzani per il 19° Congresso provinciale della Cgil di Modena. I lavori prendono il via il pomeriggio di mercoledì 11 gennaio alle ore 14 con l’accreditamento dei 420 delegati e l’insediamento di Congresso, Presidenza e nomina delle Commissioni.

Alle 15 proiezione del breve video “2019-2022: ecco dove eravamo”, a cura di Stefano Massari e Carlotta Cicci (agenzia Disforme), che ripercorre i 4 anni dal precedente congresso Cgil e le principali vertenze, tappe contrattuali e iniziative che hanno caratterizzato l’attività sindacale.

Dopo il video, l’apertura lavori e gli adempimenti congressuali, alle ore 15.20 la relazione introduttiva del segretario uscente della Cgil di Modena Daniele Dieci.  A seguire intorno alle ore 16.30 è previsto il saluto di autorità nelle persone del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli e il presidente della Provincia Giandomenico Tomei. A seguire i saluti dei segretari di Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio Emilia Rosamaria Papaleo e Luigi Tollari. Infine, brevi interventi dei rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del volontariato, Arci, Anpi, Udu, Libera Casa delle Donne e Tam Tam di Pace. Tra gli invitati ai lavori del congresso anche i rappresentanti di associazioni economiche e università, gli amministratori locali, i parlamentari modenesi e rappresentanti delle forze politiche.

Chiusura dei lavori della prima giornata intorno alle 18.30.

Giovedì 12 gennaio ripresa dei lavori alle ore 8.30 con l’accreditamento dei delegati e alle 9.30 proiezione di pillole tratte dal docu-film “9/1/50 Fonderie Riunite di Modena. Il racconto dell’eccidio” di Carlo Albè e con canzoni dei Modena City Ramblers. Ripresa del dibattito in mattinata e sospensione alle 13 per la pausa pranzo. Nel pomeriggio si ricomincia alle 15 con il dibattito e, fra gli altri interventi, quello di Gianna Fracassi vice segretaria Cgil nazionale. Chiusura lavori alle 18.30.

La terza giornata dei lavori congressuali è prevista la mattina di venerdì 13 gennaio. Apertura con la proiezione alle ore 9.30 del video “Atipico Festival 2022” a cura di Stefano Massari e Carlotta Cicci (agenzia Disforme) sulla tre giorni organizzata nell’ottobre scorso da Cgil e associazione Outer Aps sul mondo dello spettacolo e della cultura a Modena.

Alle ore 9.45 intervento conclusivo di Gianluca Zilocchi segretario organizzativo Cgil Emilia Romagna. Alle 10.45 le votazioni su emendamenti, documenti, ordini del giorno ed elezioni dei nuovi organismi dirigenti della Cgil di Modena e dei delegati al congresso regionale Cgil previsto dall’1 al 3 febbraio 2023 a Cervia. La nuova Assemblea Generale della Cgil di Modena sarà poi chiamata ad eleggere subito dopo il nuovo segretario della Cgil di Modena.

Il percorso congressuale Cgil si sposta così dal territorio ai livelli superiori e si conclude con l’assise nazionale a Rimini dal 15 al 18 marzo 2023.

Il percorso modenese

Il congresso della Cgil di Modena è partito a fine settembre 2022 e ha visto lo svolgimento di oltre 1.300 assemblee di base (nei luoghi di lavoro, tra i precari, nelle leghe dei pensionati e fra i disoccupati) e 12 congressi provinciali di Categoria. Partecipano al congresso 420 delegati, oltre a tutti gli invitati delle rappresentanze istituzionali, politiche, sociali ed economiche cittadine, per un totale di circa 500 persone.

Nelle assemblee sono stati coinvolti i 109.176 iscritti al sindacato (a fronte di 117.465 deleghe sottoscritte nel 2021). Poco meno della metà degli iscritti (49%) appartiene al sindacato pensionati Spi/Cgil che rappresenta quindi la prima categoria della Cgil, mentre i metalmeccanici della Fiom sono la prima categoria fra gli attivi, seguiti dagli iscritti alla categoria commercio-servizi Filcams, dai lavoratori pubblici-privato sociale-igiene ambientale della Funzione Pubblica Cgil e dai chimici-ceramisti-tessili-energia della Filctem.

Il congresso si è svolto sul confronto tra due documenti: “Il lavoro crea il futuro” (primo firmatario Maurizio Landini) che ha raggiunto il 91,91% e Le radici del sindacato (prima firmataria Eliana Como) con l’8,09%.

“Il congresso – afferma Daniele Dieci segretario uscente Cgil Modena – rappresenta un momento di straordinaria importanza per la nostra organizzazione. Le sfide della contemporaneità ci devono spingere verso la modernizzazione del fare sindacato oggi, andando incontro alle nuove esigenze delle persone, ad un mercato del lavoro oramai de-composto e ad un livello di disuguaglianza economica, sociale e di opportunità intollerabile.

E non c’è metodo migliore se non quello di ripensarci, aprendoci alla valutazione e ai contributi di tutti i nostri iscritti ed iscritte, mettendo assieme le intelligenze, le intuizioni, le passioni e la forza della gente che rappresentiamo per garantirci ancora una volta di poter essere davvero uno strumento di emancipazione e libertà, nelle mani di tutte e tutti.”

Una mostra sulla storia del sindacato

Nella tre giorni congressuale sarà possibile visitare la mostra “Una storia da vedere” dedicata ai manifesti storici della Cgil di Modena, a cura della Camera del Lavoro e dell’Istituto Storico di Modena. Esposti si trovano alcuni tra i manifesti inerenti i congressi, ordinari e straordinari, perlopiù locali della Cgil e delle Cdl territoriali, in un arco temporale che parte dal secondo dopoguerra per arrivare fino alla fine del secolo scorso. In questi documenti troviamo le date, i luoghi, i nomi dei relatori e i temi degli appuntamenti evocati. Sono materiali di estremo interesse che ci forniscono informazioni preziose sulle lotte operaie e sindacali che hanno tratteggiato la storia del Novecento, sulla struttura organizzativa – territoriale e non – della Cgil e sulle personalità che la hanno animata.

A completare la mostra, una successione di manifesti che parlano di alcuni degli episodi che più hanno segnato il territorio modenese e l’intero corso del movimento operaio e sindacale, come l’importante documentazione riguardante l'eccidio delle Fonderie Riunite o l’uccisione del sindacalista Ernesto Cattani, nel 1971. Infine, alcuni manifesti che rappresentano l’attenzione alle relazioni internazionali e danno conto di alcune vertenze collettive di grande impatto nel territorio.

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