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Chiesetta storica di San Lazzaro: presentato il progetto di recupero

Il Comune ha svolto ulteriori indagini sul fabbricato ed è in attesa della valutazione di congruità della Commissione congiunta Regione-Soprintendenza per il recupero

Dopo ulteriori indagini sul fabbricato realizzate su richiesta della Commissione congiunta Regione-Soprintendenza, il Comune ha apportato alcune modifiche al progetto di recupero della chiesa di San Lazzaro a Modena est, aggiornandone anche i costi sulla base del nuovo Prezziario regionale.

Il progetto così aggiornato è stato nuovamente inviato alla Commissione congiunta, nel mese di febbraio, per la valutazione di congruità della spesa e della autorizzazione sismica. Il valore complessivo stimato dell'opera si aggira sui 930 mila euro, di cui circa 330 mila per il consolidamento sismico per il quale viene richiesto il finanziamento regionale e circa 600 mila a carico del Comune per il rifacimento degli impianti danneggiati dall’incendio del 2010 e per il recupero degli affreschi. Una volta approvati e definiti i finanziamenti necessari, si potrà procedere con l’approvazione del progetto esecutivo e la relativa gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.

La chiesa di San Lazzaro è chiusa dall’incendio del 2010 e dopo il sisma del 2012 il Comune ha realizzato un primo intervento di messa in sicurezza e ha poi sviluppato un progetto di intervento di restauro e riparazione e miglioramento sismico dell’edificio. Lo scorso anno, appunto, la Commissione ha richiesto l’esecuzione di indagini sul fabbricato per approfondirne la conoscenza, soprattutto nelle zone oggetto degli interventi più significativi in termini di importanza ed estensione che hanno portato a modifiche.

La chiesa di San Lazzaro, una delle otto chiese di proprietà del Comune, è quanto resta del lebbrosario edificato alla fine del 1100 ed è stata affrescata nel 1523 da Adamo e Agostino Setti con episodi della vita di san Lazzaro e della Maddalena. L’immobile ha subito un incendio, nel 2010, e due anni dopo è stato danneggiato dal sisma. Nel corso delle indagini propedeutiche alla realizzazione del progetto sono emersi alcuni affreschi databili tra Trecento e Quattrocento in pessimo stato di conservazione e collocati in un’area del sottotetto di difficile accesso tramite una piccola finestra, che potranno essere recuperati e valorizzati nell’ambito di un ulteriore stralcio di lavori.

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