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Cimice asiatica, avviato il monitoraggio in prossimità delle casse d’espansione del Secchia

Da agosto a novembre 50 trappole nell’area verde in prossimità delle casse d’espansione del Secchia – Progetto in collaborazione col Consorzio Fitosanitario di Modena – Nessun rischio per uomo e altri animali

Se nei prossimi giorni, passeggiando lungo l’area verde in prossimità delle Casse di espansione del Secchia, in territorio di Campogalliano e sul confine con Rubiera, capita di vedere strani pannelli trasparenti rettangolari, di dimensioni 40x20 cm, la domanda sarà spontanea per molti: di cosa si tratta ? La curiosità è presto soddisfatta: è in corso un monitoraggio scientifico della Cimice asiatica (Halyomorpha halys), attraverso l’impiego di trappole a feromone, che proseguirà per 12 settimane fino al prossimo mese di novembre. Si tratta di uno studio promosso e gestito dall’Università di Perugia, Unità di ricerca di protezione delle piante, sezione Entomologia Agraria, in collaborazione col Consorzio Fitosanitario di Modena, finalizzato a individuare possibili strategie di contenimento di questa specie altamente invasiva che dal 2012 rappresenta un vero flagello per la nostra agricoltura  e ha causato ingenti danni alle coltivazioni italiane.

UPG cimici pannello 1

L’intervento prevede l’installazione di 50 pannelli di tipo adesivo, con colla su entrambe le facciate, posizionati in successione a circa 50 metri di distanza uno dall’altro, ad un’altezza di circa 2 metri  in mezzo alla vegetazione spontanea che costeggia il percorso pedonale.

I materiali utilizzati sono altamente specifici e non sussistono rischi né per la salute pubblica né per altre specie non-target; i pannelli verranno adeguatamente evidenziati da idonea segnaletica apposta nell’area interessata, allo scopo di informare la popolazione della sperimentazione in atto. 

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