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Vertice in Prefettura su disagio giovanile e violenze, "Il quadro è peggiorato"

Intensificazione dei controlli sullo spaccio di droga nei luoghi di aggregazione e l'importanza di segnalare tempestivamente condotte negative da parte dei giovanissimi, accompagnandoli con momenti formativi. Questi gli elementi principali emersi dalla riunione del Cosp

Ieri mattina, le massime autorità cittadine si sono riunite in viale Martiri per una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Modena Alessandra Camporota. Tema dell’incontro è stata la problematica del disagio e della criminalità giovanile, anche con riferimento al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, all’abuso di sostanze alcoliche e al bullismo. Presente in via straordinaria anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bologna Silvia Marzocchi.

I rappresentanti dell’Autorità giudiziaria hanno rilevato un aumento delle condotte illegali che riguardano minori, soprattutto con riferimento a reati predatori, anche commessi con violenza, pur se non riconducibili a cosiddette “baby gang”, fenomeno con caratteristiche specifiche non riscontrabili su questo territorio. Al riguardo, hanno messo in evidenza l’importanza che le segnalazioni degli eventi delittuosi commessi da minori siano tempestive e seguano le linee guida operative, pubblicate sul sito della Procura dei Minori.

Il Direttore Generale dell’Azienda Usl Antonio Brambilla ha tracciato un quadro delle iniziative di prevenzione che, a vari livelli, l’Azienda porta avanti con le scuole, con il tavolo socio-sanitario sul disagio giovanile e, più in generale, con i Servizi sociali del territorio. In tale contesto, è stato sottolineato come taluni episodi di disagio psicologico, caratterizzati sovente da comportamenti aggressivi e violenti, possano essere correlati anche all’attuale emergenza sanitaria. Dal canto suo, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Silvia Menabue ha messo in evidenza come le scuole rappresentino un presidio di legalità e un osservatorio privilegiato sulle forme di disagio giovanile, attraverso gli sportelli di ascolto e i progetti attuati in collaborazione con le Forze dell’Ordine, gli Enti locali e i Servizi sanitari.

Il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha condiviso la preoccupazione circa il peggioramento del quadro sociale, anche legato alla emergenza covid, nell’ambito del quale appaiono sempre più frequenti episodi di devianza giovanile, auspicando "il coordinamento dei diversi interventi di prevenzione e repressione".

In tema di prevenzione e contrasto allo spaccio di stupefacenti e all’abuso di alcool nonché di lotta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in ambienti giovanili è stata condivisa la necessità di intensificare le iniziative di prevenzione e repressione con un’azione a tutto campo. A tale scopo saranno implementati, d’intesa con le Autorità scolastiche ed in raccordo con i soggetti interessati, i servizi delle Forze di polizia, con la collaborazione delle Polizie locali, per contrastare i fenomeni più diffusi nelle aree maggiormente a rischio, tra cui quelle nei pressi delle scuole e nei luoghi di aggregazione.

Sul fronte della formazione, il Procuratore della Repubblica di Modena Luca Masini ha preannunciato l’avvio di un percorso formativo destinato agli operatori del servizio 118 della provincia finalizzato a fornire strumenti utili a gestire in modo appropriato le informazioni acquisite in occasione dei propri interventi di soccorso, dal momento che sono proprio i sanitari quasi sempre i primi ad arrivare sulla scena di un delitto con feriti.

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