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I minori stranieri soli raggiungono quota 235 in città. Ma servono altri 50 posti

Pronti 1,3 milioni per l'accoglienza di altri ragazzi: la Prefettura cerca strutture attraverso una nuova indagine esplorativa

Modena continua ad essere alle prese con un flusso straordinario di minori stranieri non accompagnati. Un problema ben noto in città, con le Amministrazioni che faticano a prendersi carico di così tanti ragazzi che giungono sul nostro territorio. Quando è possibile si prova anche ad attivare posti nelle strutture accreditate fuori dal modenese, ma il sistema nel suo complesso è ormai in affanno in tutta Italia. Attualmente sono 235 i minori stranieri soli che alloggiano in città.

Per poterli accogliere si è fatto ricorso a diverse gare ad evidenza pubblica nel corso degli anni e attualmente sono tre i soggetti coinvolti nell'accoglienza: Ceis, Kaleidos e Fondazione San Filippo Neri. Gli ultimi arrivi hanno costretto ad attivare posti letto anche in albergo, per far fronte alla carenza di strutture. Gli enti del Terzo Settore che da anni sono impegnati nell'accoglienza di migranti stanno infatti dando fondo alle disponibilità che riescono a reperire sul territorio.

Nel corso degli ultimi due anni gli sbarchi di migranti nel nostro paese sono triplicati ed è aumentato anche il flusso di chi proviene dall'est Europa o dall'area del Paksitan e dei paesi limitrofi, seguendo rotte di terra e finendo per essere "recapitati" a Modena con indicazioni precise. Le prospettive per il futuro sembrano parlare di altri arrivi, senza soluzione di continuità.

Lo testimonia la decisione di "massima urgenza" della Prefettura, che ha indetto l'ennesima indagine esplorativa, per garantire i servizi di accoglienza a favore di altri 50 minori stranieri non accompagnati  (tra i 14 e i 18 anni di età). Si cercano entro il 10 settembre altre strutture di accoglienza situate su tutto il territorio provinciale e prontamente disponibili: si procederà con affidamenti diretti o procedura negoziata.  

L'affidamento avrà durata di un anno (salvo proroghe) e l’importo massimo stimato è pari ad euro 1.314.000 euro. Ai minori dovranno essere forniti non solo vitto e alloggio, in diverse tipologie di strutture con maggiore o minore grado di autonomia, ma anche servizi importanti come il sostegno psicologico, l'assistenza sociale e i corsi di Italiano. Il corrispettivo massimo giornaliero è pari a  60 euro e degli importi a rimborso del Kit di primo ingresso (1,64 euro al giorno), del pocket money giornaliero di 2,50 euro e della scheda telefonica di 5,00 euro.

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