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Difensore Civico, "servono norme più chiare e parlare di più coi cittadini"

Dall'esperienza del Difensore Civico è emersa la difficoltà dei cittadini di comprendere norme e disposizioni in vigore

Poco più di dieci, nel 2022, i casi trattati dal difensore civico di Modena che per essere risolti hanno richiesto l’apertura di un’istruttoria. Altrettante, se non di più, le richieste dei cittadini che hanno trovato invece immediato ascolto e risposta. In alcune circostanze, infatti, l’incontro e il dialogo hanno costituito una premessa sufficiente per aiutare le persone a comprendere meglio norme e disposizioni in vigore. Come ha sottolineato l’avvocata Patrizia Roli, a proposito del suo ruolo di difensore civico del Comune di Modena, che ricopre dal 2016, “è importante valorizzare la disponibilità all’ascolto del cittadino, cercando di svolgere una funzione di ponte con l’Amministrazione con la quale, spesso, il primo problema da risolvere è quello del linguaggio”.

La relazione sull’attività svolta dal difensore civico del Comune di Modena (che opera grazie alla convenzione stipulata con la Provincia per l’utilizzo congiunto del servizio) è stata presentata dall’avvocata Roli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 18 maggio. Nell'introdurla, il presidente Fabio Poggi ha sottolineato l’importanza del documento che rappresenta l’occasione per rimettere al centro la buona pratica della buona comunicazione: “La relazione restituisce la difficoltà dei cittadini ad avere dall'Amministrazione (dalle diverse amministrazioni) informazioni chiare e tempestive: è necessario quindi comprendere questa problematica e migliorarsi”.

Roli ha aperto la sua relazione ricordando che l’istituto del difensore civico ha la finalità di supportare i cittadini, dando rilievo a situazioni che non troverebbero spesso altre modalità di tutela. Ciò avviene segnalando, anche di propria iniziativa, abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell’amministrazione nei confronti delle persone. Contestualmente, è suo compito anche sollecitare e aiutare l’Amministrazione nell’impegno istituzionale che le è proprio, e cioè garantire l’attuazione dei principi costituzionali di buon andamento, imparzialità e trasparenza”.

L'avvocata ha poi posto l’accento sulla necessità di accorciare le distanze tra il linguaggio utilizzato dalle amministrazioni, “troppo spesso settoriale e quindi molto connotato nelle scelte lessicali e sintattiche”, e quello utilizzato comunemente dai cittadini, “senza la paura di apparire poco autorevoli”. La relazione ricorda quindi gli sforzi compiuti dalla Regione Emilia-Romagna che fornisce alle pubbliche amministrazioni un kit, messo a punto dall’Agenzia per l’Italia digitale, per migliorare e semplificare l’accessibilità dei siti e dei servizi offerti.

Alla seduta ha partecipato anche l’avvocato Mario Rodriguez, esperto nazionale di comunicazione in ambito politico e pubblico, che ha messo in evidenza come la relazione con il cittadino sia uno “strumento di governo” e condizione per rendere efficaci le politiche pubbliche. “La buona comunicazione va considerata una necessità, non un optional – ha affermato Rodriguez – serve, infatti, a fare funzionare meglio l’organizzazione, rappresentando anche un beneficio per gli stessi cittadini”.

Nel dettaglio dell’attività svolta nel 2022, hanno richiesto la necessità di un’istruttoria tre casi relativi a sanzioni amministrative (in una circostanza, la sanzione risultava elevata per un’errata rilevazione del sistema Easy Park: il cittadino ha poi presentato ricorso al Prefetto); due casi hanno riguardato la potatura di alberi (per uno è stato necessario informare il cittadino sulle tempistiche dell’intervento); un’altra richiesta ha riguardato l’eliminazione di barriere architettoniche: nonostante si trattasse di un ambito privatistico, il difensore civico è comunque intervenuto fornendo chiarimenti al cittadino. Ci sono stati, inoltre, un paio di richieste per interventi di edilizia privata e accessi agli atti (in quest’ultimo ambito, è stato contestato il differimento di un accesso riguardante una graduatoria: l’istruttoria ha permesso di stabilire la correttezza dell’iter seguito). È stato considerato valido anche un procedimento eseguito dall’ufficio Anagrafe di estensione della residenza anagrafica. Un’istruttoria ha poi permesso di chiarire al cittadino il sistema di scontistica della Tari previsto nel periodo Covid.

Il difensore civico territoriale si può contattare, attraverso la sua segreteria, telefonicamente (numero 059-2032455) oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica difensore.civico@comune.modena.it, anche per concordare un appuntamento in Municipio. Si possono rivolgere a questa figura tutti i cittadini, singoli o associati, del territorio comunale che abbiano necessità di segnalare abusi, disfunzioni, carenze e ritardi imputabili all’Amministrazione. L’ufficio agisce per prevenire contenziosi o possibili disfunzioni agevolando il diritto di accesso agli atti e la partecipazione attiva dei cittadini ai procedimenti che li coinvolgono.

Il difensore prende in carico la richiesta valutandola nel merito e poi, se necessario, istruisce la pratica con la richiesta di informazione e il confronto, orale o scritto, con gli uffici dell’Ente. Una volta ottenute le informazioni necessarie, il difensore risponde al cittadino, a voce o per iscritto, e, allo stesso tempo, invia al sindaco e al segretario generale la segnalazione delle eventuali anomalie riscontrate.

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