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Solidarietà andata e ritorno, dall’Africa 1.200 versati al Comune di Maranello

Nelle scorse settimane volontari di Hewo ModenaBagnoregio e Lazio Chirurgia, hanno costituito personalmente un fondo per sostenere, dal punto di vista alimentare, 65 lavoratori del centro Hewo di Quihà, in Etiopia, i 158 bambini dell'asilo costretti a casa per la chiusura a causa del Coronavirus e 60 ragazzi provenienti dai villaggi limitrofi, estremamente poveri, che l’H.E.W.O. già segue per la terapia HIV e la formazione. Sono stati distribuiti (rispettando le regole di distanziamento) farina, riso, pasta, zucchero, olio e sapone.

Anche in Etiopia i media seguono costantemente l'andamento della pandemia nel nostro Paese e, poiché c'erano ulteriori risorse disponibili, la Comunità di Quihà ha chiesto di verificare se anche in Italia ci fossero bambini in stato di necessità. Hewo Modena ha perciò versato a nome loro 1.200 euro nel fondo del Comune di Maranello per il sostegno delle famiglie in difficoltà con minori.

Questo gesto di solidarietà da parte di chi solidarietà riceve non deve fare dimenticare le necessità delle comunità di Quihà a Makallè, nella regione del Tigray e di Garbo, a Wolisso nella regione di Oromia, seguite da Hewo Modena, onlus impegnata da 36 anni nella solidarietà per lo sviluppo.

A Quihà sostiene un ospedale per la cura di Lebbra, TBC e AIDS, che assiste ogni anno circa 30.000 ammalati; una scuola materna che ospita 160 bambini delle famiglie più povere del villaggio; una azienda agricola con stalla e coltivazioni; un forno per il pane e una fabbrica-scuola di maglieria; a Garbo ha realizzato una clinica, unico punto sanitario di riferimento per 25.000 persone; una scuola materna anch’essa con 160 bambini e una azienda agricola con relativa stalla. Tuti i servizi sono assolutamente gratuiti perché offerti in puro spirito di Fraternità.

La pandemia da Covid 19 impedisce quest’anno ad Hewo Modena di svolgere praticamente tutte le iniziative di raccolta fondi dalle quali ha sempre tratto le risorse necessarie. Non godendo di fondi pubblici, le risorse necessarie sono ottenute con il lavoro assolutamente volontario e gratuito, con le donazioni di alcuni amici e con il sostegno derivante dal 5 per mille

"Se non riusciranno a far fronte a questo momento di grande difficoltà, tutti i servizi rischiano la chiusura perché la comunità di ex ammalati che li gestisce non è ovviamente nella condizione di una completa autosufficienza economica", spiega Hewo Modena, che per questo rivolge un appello perché: “il tuo 5xmille (codice fiscale 93009080362) nella prossima dichiarazione dei redditi, rappresenta un aiuto fondamentale per continuare ad aiutare i poveri e gli ammalati ad avere un futuro nel loro contesto sociale … ‘a casa loro’ come si suol dire!”.

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