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Dopo 4 anni di studio approvato il primo tratto della ciclovia Carpi-Guastalla

Pista di 6,6 km fra Budrione, Migliarina e zona industriale. Il progetto candidato per un finanziamento regionale

Un passo avanti per il progetto di “Ciclovia Carpi-Guastalla”, lanciato dall'Amministrazione carpigiana goò nel 2019: il Comune infatti ha approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali per realizzare la pista ciclabile di collegamento tra le frazioni di Budrione e Migliarina e la zona industriale di Carpi, il cui tracciato farà parte della ciclovia.

E il progetto carpigiano, dal valore complessivo di 1.450.000,00 euro, è stato candidato al “Bando regionale per favorire la realizzazione di piste ciclabili e i progetti di mobilità dolce e ciclopedonale” (di cui alla DGR n. 658/2023 del 27/04/2023 – Programma Regionale FESR 2021/2027 – Azione 2.8.1), per ottenere un finanziamento.

Un percorso di 6,620 chilometri, che corrisponde a un quarto del tracciato carpigiano della ciclovia, e che partendo dalla frazione di Migliarina si svilupperà in direzione est-ovest fino all’area industriale, da cui partono le “corsie bici” dirette al suo interno; prosegue fino via dell’Industria, il cui attraversamento prevede una rotatoria per rallentare i veicoli, e un semaforo a chiamata per garantire massima sicurezza ai pedoni e ciclisti. Il percorso continua con pista dedicata fino a via Molinari per raccordarsi, all’altezza dell’ospedale, con la rete ciclabile urbana esistente.

Una volta realizzato, si porterebbe a completamento quanto previsto dagli obiettivi dei piani di settore per una rete ciclabile articolata, che nel corso degli ultimi anni si è estesa e integrata con l’obiettivo di migliorare i collegamenti ciclopedonali tra il centro e le frazioni limitando nel contempo il traffico, le emissioni nocive e gli incidenti.

La “Ciclovia Carpi-Guastalla” è nata nel dicembre 2019: vede il Comune di Carpi come capofila, e coinvolge i comuni di Guastalla, Rio Saliceto, Campagnola, Novellara e Bagnolo in Piano, le Province di Reggio Emilia e Modena, enti tra i quali è stato sottoscritto un protocollo di intesa; nell’ottobre scorso era stato presentato il progetto complessivo di fattibilità tecnico-economica, con un costo stimato di quasi 16 milioni.

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