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La lettera | "Modena costosa e insicura, non ha più senso rimanere qui"

Adrian racconta i progetti della sua famiglia, che lascerà la città dopo anni dal trasferimento per cercare condizioni migliori nel paese di origine

"Vivere qui a Modena è diventato faticoso, costoso, difficile burocraticamente, insicuro e arrabbiante. Presto con tutta la famiglia e la famiglia dei miei genitori ce ne torneremo anche noi nel nostro paese di nascita, la Moldavia, come hanno già fatto e si stanno preparando a fare tante famiglie straniere entrate regolarmente in Italia con il solo scopo di lavorare e di ottenere un futuro di soddisfazioni".

E' questo l'incipit di una lettera inviata da Adrian, un cittadino moldavo da tempo residente in città, attraverso il comitato Pro Rione Sacca, che nella sua battaglia sul fronte urbanistico per il quartiere sta raccogliendo testimonianze di diversi residenti sul tema della vivibilità

Adrian ricorda i recenti dati demografici che parlano di un calo della popolazione modenese, dovuto a più fattori, e scrive: "La città non sembra attrarre per essere abitata e per essere vissuta. Possono essere tante le motivazioni. I politici sceglieranno quelle ideologiche e di parte pur di dare la colpa alla parte avversa, i tecnici solitamente esprimeranno le teorie più disparate e fantasiose ma la verità sta nelle scelte dei cittadini in quanto spinte da esigenze reali".

Raccontando la propria esperienza diretta, il cittadino moldavo spiega: "Molte famiglie straniere di provenienza Rumena e Moldava residenti a Modena da molti anni tutte per bene e con gran voglia di lavorare e di affermarsi hanno già lasciato il Paese e altre si stanno preparando a farlo. Chiedi loro perché e loro ti rispondono che le cause sono soprattutto due. La prima è che l’Italia sta soffrendo da anni una decadenza culturale generale crescente. Cresce la delinquenza, il mancato rispetto delle regole e l’inciviltà, di pari passo l’impunità. Noi abbiamo fatto sacrifici per affermarci con il lavoro qui  ma nessuno ci ha mai aiutato, mentre assistiamo ad un gran da fare per aiutare e difendere immigrati irregolari che di lavorare hanno poca voglia ma di delinquere ne hanno tanta. Ci sentiamo insicuri anche in questa città sia per noi che per i nostri figli. La seconda è che vi è ormai da anni una congiuntura economica molto negativa e appare anche l’incapacità ovvero la non vera volontà dei governanti di turno di rendere operative soluzioni in grado di invertire la tendenza. Inoltre, nel nostro Paese di provenienza le cose in generale sono migliorate e li abbiamo anche gli affetti e il sentimento di patria ancora alberga nei nostri cuori. Non ha più senso rimanere qui, come dite voi, il gioco non vale una candela".

"Molti anni fa Modena e l’Italia sembravano l’Eldorado, da un po’ di anni tutto è peggiorato. Un ricordo positivo che porterò con me? Il calore della gente e il gran senso di ospitalità oltre ad aver assistito e ad assistere a una grande voglia di bellezza alquanto disattesa", commenta Adrian in modo amaro.

"Mi è capitato di ascoltare molte giovani coppie residenti nel rione Sacca spesso deluse dalle valanghe di cemento e di asfalto per parcheggi che verranno scaricate nel loro abitato senza aggiungere adeguato e sufficiente verde ed alberature e tutte esprimono il desiderio di cambiare aria, perciò di andarsene da Modena. Costruire va bene dove c’è bisogno ma è necessario farlo bene e in modo di far star bene la gente. Non ci sono luoghi di aggregazione in questa periferia e le manifestazioni culturali avvengono solitamente in centro città o in altre aree abituali. Per godere con il nostro bimbo di un’area verde ampia e decente dobbiamo prendere la vettura e recarci nella parte sud della città", chiosa la lettera.

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