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Medici nel mirino, l'Ordine: "Servono nuove strategie anti-volenza"

L'escalation di aggressioni fisiche e verbali continua a preoccupare l'Ordine dei Medici di Modena, il cui presidente chiede un aggiornamento dei protocolli delle aziende sanitarie

"Aggiornare le strategie anti-violenza nei confronti degli operatori sanitari adottate dalle Aziende sanitarie locali". Lo chiede il presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Modena Carlo Curatola in una lettera al Prefetto, ai Direttori Generali e Sanitari delle Aziende sanitarie pubbliche e convenzionate, al Procuratore della Repubblica.

L’iniziativa arriva alla vigilia della fiaccolata di mercoledì 3 maggio a Pisa in memoria di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa il 21 aprile da un suo ex paziente.

"Siamo ancora profondamente addolorati e choccati per la morte della nostra collega – scrive Curatola - La preoccupazione per la sicurezza degli operatori sanitari parte da lontano. È stato istituito nel 2017, infatti, l’Osservatorio locale sulla violenza ai sanitari. L’organismo non si limita a un censimento degli eventi sentinella, - sottolinea Curatola - ma provvede periodicamente a segnalarli alla Procura della Repubblica. Alla luce del perpetrarsi degli atti di violenza su tutto il territorio nazionale e in ottemperanza alla legge 113/2020, la quale prevede che le Aziende sanitarie attivino protocolli operativi anti-violenza e aggressione da inserire nei propri piani per la sicurezza, in collaborazione con le forze di polizia al fine di garantire interventi tempestivi, chiediamo l’aggiornamento delle eventuali strategie aziendali finora adottate".

"Nel frattempo, ritenendo imprescindibile un intervento congiunto e massiccio, - conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Modena – Ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare attivamente alla creazione di una rete tra tutti i soggetti coinvolti".

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